Attacco Iran contro Israele, il Presidente Meloni convoca un vertice a Palazzo Chigi

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Alla luce dell’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato d’urgenza un vertice a Palazzo Chigi per discutere la situazione e valutare le misure necessarie. Alla riunione hanno partecipato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani in collegamento da remoto, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Sottosegretario Alfredo Mantovano, autorità delegata per i servizi di sicurezza, i vertici dei servizi segreti, il Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio e, in collegamento, l’Ambasciatore d’Italia in Israele, Luca Ferrari (Governo)

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Lo afferma un portavoce del consiglio alla Sicurezza nazionale americano, citato dai media Usa. Le operazioni «limitate per distruggere l'infrastruttura di Hezbollah che potrebbe essere utilizzata per minacciare i cittadini israeliani» sono «in linea con il diritto di Israele di difendere i propri cittadini e di riportare i civili nelle loro case in sicurezza». (Corriere della Sera)

Si tratta di un palestinese di 38 anni, colpito da una scheggia di un missile intercettato a Gerico, in Cisgiordania. Dopo mille cautele, Teheran ha dispiegato parte del suo arsenale per lanciare un messaggio a Tel Aviv. (Today.it)

Nessuna vittima israeliana dopo la pioggia di missili di Teheran: un palestinese rimasto ucciso in Cisgiordania dalle schegge di un razzo (LAPRESSE)

Gli sfollati di Beirut incollati alla tv. Tifo da stadio per l’attacco

Quello di fine pericolo è arrivato un’ora dopo, al termine di almeno due ondate di missili balistici, in totale 180, lanciati dall’Iran verso Israele. L’allarme è scattato intorno alle 18.30. (il manifesto)

Ci siamo precipitati fuori e abbiamo visto le scie luminose, sia dei razzi intercettati da Iron dome, sia - la maggior parte - che sorvolavano Gerusalemme mirando a sud alle basi militari del Negev. (Vatican News - Italiano)

Sono le 19.45 nella capitale libanese, di ritorno dal sud uno dei primi bar che incontriamo fuori dalla superstrada è gremito come se stessero trasmettendo la finale dei mondiali. La parte di Beirut che vive nella paura da settimane esulta a ogni ordigno iraniano che si abbatte su Tel Aviv. (il manifesto)