Liguria “promossa” per la tutela della salute ma peggiorano le performance sulle liste d’attesa

Genova. La Liguria risulta tra le regioni "promosse" per i livelli complessivi di tutela della salute secondo il rapporto annuale di Crea Sanità, centro per la ricerca economica applicata nato nel 2018 e operante da vent'anni nell'Università Tor Vergata di Roma. In particolare la nostra regione ha riportato un indice di performance complessiva pari al 48%, collocandosi tra le regioni del secondo gruppo insieme a Friuli Venezia Giulia, provincia autonoma di Trento, Emilia Romagna, Valle d'Aosta, Marche e Lombardia. (Genova24.it)

Ne parlano anche altri media

Emerge una fotografia di un’Italia divisa in due dall’ultimo rapporto del Crea Sanità, il Centro per la ricerca economica applicata in sanità, che ha condotto una valutazione sulle performance socio sanitarie delle regioni nell’anno 2022. (Toscana Notizie)

La Calabria è tra le regioni italiane fortemente insufficienti per quanto riguarda le performance sanitarie e sociosanitarie, con un indice di 0,26 che la pone all’ultimo posto in Italia, nonostante un incremento delle prestazioni, nel quinquennio 2017-2022, del 102,9%. (Il Dispaccio)

Quasi la metà degli italiani, il 45%, vive in Regioni che non garantiscono livelli sufficienti di tutela della salute. Il quadro emerge dal Rapporto “Opportunità di tutela della Salute: le Performance Regionali” redatto dai 104 esperti del Crea Sanità (Centro Ricerca Economica Applicata in Sanità). (quotidianodipuglia.it)

In un anno migliora di otto punti la valutazione del Servizio sanitario regionale

Il quadro emerge dal Rapporto 'Opportunità di tutela della Salute: le Performance Regionalì redatto dai 104 esperti del CREA Sanità (Centro Ricerca Economica Applicata in Sanità) . Quasi la metà degli italiani, il 45%, vive in Regioni che non garantiscono livelli sufficienti di tutela della salute. (Gazzetta del Sud)

E si prepara a misurare l'effetto che avrà l'autonomia differenziata. Il nuovo rapporto del Crea Sanità conferma la divisione tra Nord e Meridione, anche se negli ultimi anni il divario si è ridotto. (Fanpage.it)

Lo certificano i ricercatori dell’università di Tor Vergata nello studio “Opportunità di tutela della salute: le performance regionali”. Migliora e conferma la tendenza iniziata nel 2017 con un incremento che va dallo 0.35 all’attuale 0.50 per cento. (Il Messaggero Veneto)