La Canzone del Maggio di De Andrè davanti alla Regione per chiedere a Toti di dimettersi

La Canzone del Maggio di De Andrè davanti alla Regione per chiedere a Toti di dimettersi
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
La Repubblica INTERNO

Si sono radunati davanti alla sede della Regione Liguria, in piazza De Ferrari a Genova, per cantare la 'Canzone del maggio' di Fabrizio De André, e lanciare un messaggio. Sono gli attivisti di Genova che Osa, Arci e Libera che hanno dato vita a un flash mob sulle note del cantautore genovese. "Questo testo è particolarmente descrittivo del messaggio che vogliamo mandare in Liguria- spiega Lorenzo Azzolini, portavoce di Genova che osa- Toti deve dimettersi, ma questo non basta: la politica deve cambiare, già in vista delle prossime elezioni regionali. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Genova. L'interrogatorio, fissato a tempo di record dalla giudice come richiesto dall'avvocato Stefano Savi, potrebbe a questo punto consentire a Toti di incontrare nel pomeriggio il leader della Lega e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini. (Genova24.it)

Dall’altro c’era un grande contratto da 50 mila euro – strettamente collegato al primo, … (Il Fatto Quotidiano)

Da un lato c’era un mini-contratto, 5mila euro pagati dal Comitato Giovanni Toti all’emittente Primocanale, che nei fatti sono stati moltiplicati per 10: invece degli originari annunci elettorali, quelli effettivamente pagati dal movimento totiano, ne sono stati trasmessi oltre 6 mila. (Il Fatto Quotidiano)

Conte in piazza a Genova per le dimissioni di Toti: “Modello mercimonio. Noi non emettiamo sentenze, ma lui non condanni la Liguria”

Per le prossime regionali il centrodestra pensi a una personalità al di sopra dei partiti”, dice all’Huffpost Edoardo Rixi, viceministro e leader della Lega in regione. Nel centrodestra si ragiona sul dopo. (L'HuffPost)

Lo hanno capito anche i liguri che non si sono piegati al giustizialismo miope dell’opposizione – peraltro spaccata anche in questa occasione –, pronta solo a spazzare via ogni principio di garantismo, di presunzione di innocenza e di democrazia. (Telenord.it)

“Gli obiettivi della trasparenza, della legalità e dell’anti-corruzione non sono negoziabili”, così Giuseppe Conte, in piazza a Genova per chiedere le dimissioni di Toti insieme a Schlein, Bonelli e Fratoianni, ha ribadito la posizione del M5s sulla surreale situazione che vive la Liguria, con un presidente sospeso e ristretto ai domiciliari con le accuse di corruzione, finanziamento illecito ai partiti, voto di scambio e falso, che vorrebbe continuare a governare a distanza. (Il Fatto Quotidiano)