Morta "Mamma Ebe", la santona di Carpineta

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Mamma Ebe ebbe molti guai con la giustizia dovuti proprio alle sue pratiche di guaritrice che attirarono l’attenzione di inquirenti e forze dell’ordine.

Finte guarigioni con preghiere e placebo. Mamma Ebe è morta nella giornata di ieri all'ospedale Infermi di Rimini e, come riportato da il Corriere di Romagna, la donna è deceduta in seguito a neoplasia.

Una delle sue basi si trovava proprio sulle pendici della frazione di Carpineta, all’interno di una villa padronale. (ilGiornale.it)

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La storia di Mamma Ebe ispirò anche un film nel 1985 diretto da Carlo Lizzani. Riportiamo qui l'articolo che scrisse il regista Carlo Lizzani per Il Messaggero nel 2004. (Il Mattino)

APPROFONDIMENTI RIMINI Morta Mamma Ebe, "Santona di Carpineta" aveva 88 anni:. ITALIA Mamma Ebe, trent'anni di inchieste. Nella casa gestita dalla organizzazione (in Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna) si sarebbero consumati gravi abusi fisici e psichici, sotto forma di trattamenti medici e riti religiosi sui malati, ai quali sarebbe stato estorto denaro in cambio della promessa di guarigione. (ilgazzettino.it)

Non osiamo pensare cosa sia avvenuto al Suo cospetto.Si', perche' la signora Ebe Giorgini era una truffatrice. Morta la finta guaritrice Mamma Ebe, la "santona" che raggirò centinaia di persone. LAMPORECCHIO - Ebe Giorgini, in arte Mamma Ebe, e' tornata alla Casa del Padre. (valdinievoleoggi.it)

Chiesa gremita ieri a Sant’Ermete per ‘Mamma Ebe’. Proprio a Sant’Ermete aveva finito di scontare, agli arresti domiciliari, una condanna per esercizio abusivo della professione medica e associazione a. (il Resto del Carlino)

Venne proibito ai sacerdoti di frequentare Ebe e di dare i sacramenti a lei e ai suoi adepti Molte le donne che presero Mamma Ebe come unico esempio di vita, allontanandosi dai riferimenti seguiti. (Prima Vercelli)

Nel 2017 altra condanna a quattro anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed esercizio abusivo della professione medica: questa volta i reati riguardavano una struttura assistenziale del riminese dove la donna, nel frattempo, si era trasferita a vivere Tra queste strutture, negli anni '80, c'era la Consolata di Borgo d'Ale: quando i carabinieri, nell'aprile del 1984, entrarono nella struttura, scoperchiarono un vero e proprio impero economico che le successive sentenze dei processi ritennero fondato sulla truffa, il falso ideologico, l'esercizio abusivo della professione sanitaria, ma anche il sequestro di persona e i maltrattamenti. (InfoVercelli24.it)