Il sindaco Michele Conia sul Decreto sicurezza: “No alla criminalizzazione del dissenso pacifico”

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Reggio TV INTERNO

"Il disegno di legge governativo n.1660, meglio noto come decreto sicurezza a firma dei ministri Piantedosi, Nordio e Crosetto, approvato alla Camera dei Deputati lo scorso 18 settembre e attualmente in discussione al Senato, ha suscitato reazioni di sindacati, partiti, associazioni tanto che il 25 settembre a Roma, e in tante altre città italiane, sono scesi in piazza preoccupati per la riduzione degli spazi di manifestazione del dissenso e per esprimere la propria contrarierà al disegno di legge". (Reggio TV)

Su altre testate

Il disegno di legge sicurezza sarà approvato a breve dal Senato in via definitiva nonostante le manifestazioni contro un testo ritenuto liberticida dalle organizzazioni umanitarie e da parte dell’opposizione parlamentare. (Collettiva.it)

Impossibile negarlo, tra spaventose minacce di guerra e inedite inquietudini come quelle suscitate dall’intelligenza artificiale. Il disegno di legge sicurezza, appena approvato dalla Camera, risponde a questo bisogno? Promette ordine, ma crescono le proteste contro un provvedimento da molti definito liberticida. (Avvenire)

C'è da spiegare che è vero, il ddl Sicurezza aumenta effettivamente le pene e aggiunge dei nuovi reati almeno in una ventina di casi (su 38 articoli) e tuttavia la sua approvazione trova giustificazione a dispetto di ogni garantismo d'ufficio, e a dispetto, soprattutto, di un luogo comune assolutamente fondato: che di norma, nel mondo, a pene più severe non corrisponde un calo della criminalità, la tolleranza zero non fa diminuire i reati, non è un deterrente, e insomma, all'apparenza è una cosa che non serve, anche perché gli stessi reati erano già puniti in precedenza. (il Giornale)

Ddl Sicurezza, dalla Capitale parte la protesta ad oltranza: “Se voi fate il fascismo, noi facciamo la Resistenza”

A rischio le proteste degli operai e degli studenti Chi manifesterà pacificamente, in Italia, rischierà di finire in carcere. È una delle norme più contestate contenute nel Ddl Sicurezza approvato alla Camera e che ora andrà discusso in Senato (Today.it)

La traduzione in realtà è al momento un’incognita, persino – secondo gli addetti ai lavori – con qualche rischio: un ulteriore carico di lavoro su procure e tribunali. Il Ddl Sicurezza, il disegno di legge approvato alla Camera nei giorni scorsi e ora all’esame del Senato, vivacizza il dibattito nel mondo della giustizia. (L'Eco di Bergamo)

Ma soprattutto l’organizzazione di “ una manifestazione nazionale, il più larga e trasversale possibile, con tutte le forze democratiche e antifasciste”. Parte da Roma la mobilitazione contro il Ddl Sicurezza del governo Meloni con un appello “Se voi fate il fascismo, Noi facciamo la Resistenza” sottoscritto da decine di associazioni e reti sociali e sindacati che tiene assieme dai centri sociali ad Amnesty, dall’Anpi alla Fiom ad Ultima Generazione. (Repubblica Roma)