Scontri alla manifestazione pro-Palestina a Roma, solidarietà di Mattarella agli agenti feriti

Una chiamata per ringraziare le forze dell’ordine ed esprimere solidarietà agli agenti feriti nel corso del corteo non autorizzato di sabato pomeriggio a Roma. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a manifestazione conclusa, ha telefonato al Capo della Polizia, Vittorio Pisani. Sono 34 gli agenti di polizia rimasti feriti negli scontri di ieri alla manifestazione pro-Palestina a Roma tra Luigi Cardarello, vice capo della Digos della questura di Roma, che ha riportato la frattura del bacino. (Repubblica Roma)

La notizia riportata su altri media

Capofila della manifestazione sono l'Udap, Unione Democratica Arabo-Palestinese, i Giovani Palestinesi Italiani e il Centro Culturale Habdala Ali che già dai giorni scorsi con una serie di comunicati hanno rivendicato la loro volontà di manifestare ad ogni costo. (il Giornale)

Prima la calma apparente poi gli scontri innescati da gruppi di infiltrati, antagonisti prevalentemente del Nord Italia, arrivati da Padova, Torino e spalleggiati anche da ultrà dei centri sociali napoletani e da anarchici vicini agli ambienti universitari romani. (ilmessaggero.it)

E di quanto accaduto sabato 5 ottobre a Roma si discute a In alter parole, la trasmissione di Massimo Gramellini in onda su La7, dove tra gli ospiti figurava Giovanna Botteri, che era presente nella piazza degli scontri. (Liberoquotidiano.it)

Non ci arrendiamo. Il movimento pacifista sta progettando una giornata nazionale che si terrà il 26 ottobre per un più complessivo passo del movimento nonviolento Pro Palestina (left)

Esprimo la piena solidarietà, mia e del Governo, alle Forze dell'ordine, insultate e aggredite da sedicenti "manifestanti" che usano ogni pretesto per sfogare la loro assurda violenza. È intollerabile che decine di agenti vengano feriti durante una manifestazione di piazza. (Governo)

Pali divelti, sampietrini abbandonati sulle strade dopo essere stati rimossi e usati come pietre, tavolini e sedie rovesciati, cocci di bottiglie per terra. (Repubblica Roma)