Otto e Mezzo, Saviano al veleno: "Destra? Ormai siamo vicini all'omicidio politico"

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Roberto Saviano a Otto e Mezzo la spara davvero grossa. Nel corso della puntata di martedì 25 marzo, lo scrittore commenta la reazione di Donzelli che con una espressione colorita ("pezzo di m...") ha deciso di non parlare con dei cronisti dopo la pubblicazione delle chat di FdI da nel libro "Fratelli di Chat" di Giacomo Salvini del Fatto Quotidiano. Apriti cielo. Saviano cavalca subito il caso e versa fango sul governo: "Sanno bene quello che dicono, dicono queste farse e fanno questi attacchi perché sanno che ci sono microfoni pronti a registrare tutto". (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri media

A scusarsi, invece, è stato Romano Prodi, reo di aver dato una "tirata" ai capelli dell'inviata del programma "Quarta Repubblica", Lavinia Orefice. "Ho commesso un errore e di questo mi dispiaccio. Ma è evidente dalle immagini e dall'audio che non ho mai inteso aggredire, né tanto meno intimidire la giornalista. (il Dolomiti)

Le reazioni La solidarietà della redazione del Fatto (Virgilio Notizie)

Il suo è un messaggio preciso: mandare una chiara valutazione di Giacomo Salvini, il giornalista; in qualche modo voleva fargliela pagare. Le testate giornalistiche oggi sono molto deboli, mancano soldi e lettori, quindi devono attaccare la singola firma, l’individuo, la possibilità di un’inchiesta o un progetto”. (Il Fatto Quotidiano)

“L’insulto di Donzelli a Giacomo Salvini? Io capisco che a Donzelli abbia dato fastidio ciò che Giacomo ha pubblicato (il libro Fratelli di chat, edito da Paper First), ma il dovere di noi giornalisti è raccontare il potere, raccontare quello che il potere non vuole che si sappia rispettando gli stretti canoni dell’interesse pubblico”. (Il Fatto Quotidiano)

Il cronista risponde: «Allora, me ne vado». Così Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, registrate all'ingresso della Camera dei Deputato e pubblicate sul sito del Fatto Quotidiano. (La Stampa)

Il braccio destro della premier Giorgia Meloni racconta di aver pronunciato più volte quella parola perché “non pensava di essere registrato”: “Non uso parolacce in pubblico, in privato ahimè succede, chiedo scusa a tutti gli italiani che in privato non hanno mai detto una parolaccia”. (Il Fatto Quotidiano)