Proroga con modifiche all’ordinanza n. 3/2024 “Peste suina africana: misure urgenti per la gestione dei focolai negli allevamenti nelle regioni Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna”.
Il Ministero della salute ha trasmesso l'Ordinanza n.4/2024 che proroga con modifiche l'Ordinanza n.3/2024, recante “Peste suina africana: misure urgenti per la gestione dei focolai negli allevamenti nelle regioni Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna”. Art. 1 (Modifiche all’articolo 1 “Divieti”) 1. All’articolo 1, comma 1 dell’ordinanza n. 3/2024 del Commissario Straordinario alla peste suina africana le parole “Limitatamente agli allevamenti situati in zona di restrizione parte I” sono soppresse. (fnovi)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Per contrastare il fenomeno sono stati ridotti i turni di lavoro nei macelli, ma nonostante questo il settore ha già perso un miliardo e il prezzo dei salumi è salito. La peste suina continua a preoccupare: il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida l’ha definita “una vera e propria pandemia”. (Sky Tg24 )
L’allarme della peste suina è tutt’altro che rientrato. A livello nazionale se ne parla a intermittenza, ma ciò non vuol dire che il problema sia svanito, anzi. (QuiFinanza)
A causa della peste suina, sono stati abbattuti centinaia di migliaia di animali, ma cosa sta facendo il Governo al riguardo? Vediamolo insieme. Nonostante non sia trasmissibile all’uomo, è altamente contagiosa e spesso mortale per gli animali colpiti, che vengono infettati per contatto diretto, per ingestione di prodotti a base di carne ottenuti da animali infetti o in modo indiretto, tramite attrezzi sporchi. (lentepubblica.it)
A fronte di una scarsa reattività della politica nazionale e regionale, registriamo con enorme piacere l’approvazione di una mozione, all’unanimità, da parte del Comune di Lodrino in provincia di Brescia che si impegna a decinghializzare il territorio Comunale. (Agricultura.it)
Proseguono gli interventi per la prevenzione dei rischi di contagio e diffusione della peste suina africana, aggravata dalla grande diffusione dei cinghiali, negli allevamenti dell'Emilia - Romagna.... (Virgilio)
Ai primi 13 comuni finiti nella zona di restrizione I (Castelletto, Cavaglià, Cerrione, Dorzano, Gifflenga, Massazza, Mottalciata, Roppolo, Salussola, Villanova Biellese, Viverone e Zimone) martedì se ne sono aggiunti altri 8: Benna, Brusnengo, Candelo, Cossato, Lessona, Masserano, Sostegno, Verrone… (La Stampa)