Palio dell'Arancere: trionfano i Tuchini!

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Giornale La Voce INTERNO

I Tuchini si aggiudicano il Palio dell'Arancere, portando a casa la vittoria nella competizione. La squadra del Borghetto ha avuto la meglio sugli avversari, dimostrando forza, determinazione e un impeccabile lavoro di squadra. Per conoscere chi si imporrà nella celebre battaglia a colpi di arance, bisognerà attendere ancora qualche ora: la sfida tra i tiratori a piedi e quelli sui carri entrerà nel vivo, promettendo spettacolo e adrenalina fino all'ultimo lancio. (Giornale La Voce)

Su altre fonti

Le arance simboleggiano le pietre usate dai ribelli per combattere. La Battaglia costituisce indubbiamente l’elemento più spettacolare della sfida tra le nove squadre di arancieri a piedi oppure sui carri, divisi in pariglie, ovvero i carri trainati da due cavalli e tiri a quattro cavalli che si alternano all’interno delle piazze della città. (LAPRESSE)

Il risultato del palio, infatti, vale per il 25% del punteggio combattività. Martedì mattina spettacolo per il palio, che si è svolto in piazza Ottinetti. (La Sentinella del Canavese)

Carnevale di Ivrea, i paladini di Sant'Ulderico primi assoluti tra le pariglie 00:46 (La Sentinella del Canavese)

Quello di quest’anno è il miglior risultato in termini di biglietti venduti dopo il 2014 (23.690, quando però il costo era di 5 euro rispetto ai 15 attuali). Trentacinquemila presenze, in linea con gli anni scorsi in una domenica dall’aria primaverile, ma con un numero di ticket staccati superiore di gran lunga al 2024: 21.376 di cui circa 6.000 online (un record quest’ultimo). (La Sentinella del Canavese)

Silvia Grimaldi, Mugnaia tuchina, è stata acclamata e accolta da applausi e cori martedì pomeriggio in Borghetto.Video Scutellà 01:39 (La Sentinella del Canavese)

Oggi è stata la giornata dell’acclamazione del corteo e della Mugnaia sul carro nelle piazze di tiro, delle arance in testa a chi non portava il berretto frigio, dei fischi ai carri troppo frettolosi e delle ovazioni a quelli che sono rimasti a prendere e tirare arance più a lungo. (La Sentinella del Canavese)