Windows down in tutto il mondo a causa di un aggiornamento buggato di CrowdStrike

Banche, media e compagnie aeree sono state duramente colpite da gravi interruzioni delle loro infrastrutture tecnologiche, causate da un problema alle piattaforme di Microsoft. Questa situazione ha portato alla sospensione di voli a Sydney e a ritardi significativi in vari settori. Advertising Le interruzioni sono iniziate intorno all’una della scorsa notte. Microsoft ha dichiarato di aver intrapreso “azioni di mitigazione” e sta indagando sui problemi con i suoi servizi cloud negli Stati Uniti e su un problema che incide su molte delle sue app e servizi. (iSpazio)

Ne parlano anche altre fonti

A Causa di un tilt informatico i maggiori aeroporti internazionali stanno subendo gravi disagi. (Tiscali Notizie)

Crash di Windows: disagi negli aeroporti, in banca e negli uffici Tutto il mondo in tilt da stamattina per i disservizi provocati da Windows. In quasi tutti gli aeroporti italiani non si riescono a far partire i voli, i check-in vengono fatti a mano come una volta. (La Provincia di Biella)

I social impazziscono tra meme e consigli per superare i disagi causati dal blocco di Microsoft, che ha lasciato a terra aerei e fermato le borse (AGI - Agenzia Italia)

Cosa è CrowdStrike Falcon, la piattaforma antivirus da cui è partito il blocco Microsoft

Comincia così la nota dell'aeroporto di Capodichino a Napoli che si aggiunge alla lunga lista di hub nazionali e internazioni messi in ginocchio oggi dal bug di Microsoft che sta portando a problemi sia agli aerei che ai treni in giro per il mondo. (ilmattino.it)

PALERMO – Tre voli cancellati e ritardi contenuti a causa del down informatico a livello mondiale che sta causando problemi ad alcune compagnie aeree. Cosa succede nello scalo. I consigli Gesap (Livesicilia.it)

«Crowdstrike sta collaborando attivamente con i clienti colpiti da un difetto riscontrato in un singolo aggiornamento dei contenuti per gli host Windows, ha ammesso in giornata il ceo della società americana di sicurezza informatica, George Kurtz, «gli host Mac e Linux non sono interessati. (Open)