Liste d’attesa bloccate, prima difficoltà per i cittadini: il 7,6% rinuncia alle cure
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Liste d’attesa bloccate, prima difficoltà per i cittadini: il 7,6% rinuncia alle cure 468 giorni per una prima visita oculista e 480 per una visita di controllo oncologica Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Le principali difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie in Italia (32,4% delle 24.043 segnalazioni) sono determinate soprattutto da liste d’attesa bloccate (31,1%), lunghe attese o difficoltà a contattare il Cup/Programmare visite (complessivamente il 20%). (Dire)
Su altri media
E’ quanto emerge dal terzo Rapporto civico sulla salute di Cittadinanzattiva su dati Istat. L’indicatore esamina il mancato accesso a visite mediche, escluse quelle odontoiatriche, o accertamenti diagnostici ritenuti necessari in un anno, dovuto a problemi economici o legati a caratteristiche dell’offerta, come lunghe liste di attesa, o difficoltà nel raggiungere i luoghi di erogazione del servizio. (OP Molise)
Liste d'attesa e costi, un anziano su quattro rinuncia alle cure necessarie Nel biennio 2022-2023, il 18% degli ultra 65enni (pari a 2,6 milioni) ha dichiarato di aver rinunciato, nei 12 mesi precedenti all'intervista, ad almeno una visita medica o a un esame diagnostico di cui avrebbe avuto bisogno. (- DottNet)
Liste d'attesa : una sfida per il sistema sanitario e una priorità per i pazienti. La Clinica Di Lorenzo , guidata dalla direttrice Lucia Di Lorenzo , si propone di sensibilizzare ed educare i cittadini su un tema cruciale che coinvolge migliaia di persone ogni giorno. (MarsicaLive)
MUGELLO – Un anno di tempo per ottenere una visita specialistica. Questa la denuncia di un nostro lettore che oggi, mercoledì 30 ottobre 2024 ha prenotato un’ecografia addome completo, con urgenza a sessanta giorni dalla richiesta del medico, per il prossimo 29 ottobre. (Il Filo del Mugello)
Si possono attendere 300 giorni per una prima visita cardiologica o anche neurologica con codice di priorità «D» (Differibile), cioè da fare entro 30 giorni secondo l’indicazione clinica data dal medico sulla ricetta del Servizio sanitario nazionale. (Corriere della Sera)
E tra coloro che invece riescono a sottoporsi a esami e diagnosi cresce la domanda rivolta alla sanità privata. In Puglia un anziano con una patologia su quattro rinuncia a curarsi per via delle liste d'attesa che sono troppo lunghe, per i costi della sanità o perché ha delle difficoltà nel raggiungere ospedali e cliniche. (quotidianodipuglia.it)