L’Economist incorona l’Italia «paese dell’anno». Toccate ferro

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Il merito ovviamente è di una persona sola: è Mario Draghi, “un premier competente e rispettato a livello internazionale”, ad aver risollevato le sorti del paese.

L’Economist ha incoronato l’Italia paese dell’anno ma, spiace dirlo, invece che stappare champagne, l’unica bevanda che si tracanna nella redazione del settimanale britannico, dovremmo toccare ferro (o altro, ma occhio al #MeToo).

L’Italia supera Samoa, Zambia e Moldova. (Tempi.it)

Su altre fonti

Mario Draghi “può servire meglio il Paese” da capo dello Stato. Per il Financial Times l’altra idea di cui si parla tanto, ovvero che Draghi rimanga primo ministro fino al 2023, quando si terranno le prossime elezioni, “è un’illusione”. (LA NOTIZIA)

Il premio Paese dell’anno arriva in maniera particolare grazie al duro lavoro di Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana a partire da febbraio 2021. (Metropolitan Magazine )

Von der Leyen: “Pil Italia tornerà a livelli pre-crisi”. "Il Pil italiano ritornerà ai livelli pre-crisi già entro la metà del prossimo anno", sostiene von der Leyen. In questi mesi di ripresa economica, l'occupazione giovanile sta crescendo più lentamente rispetto quella delle altre fasce d'età. (Valledaostaglocal.it)

Un atteggiamento più positivo verso l’Italia è piuttosto diffuso tra gli osservatori stranieri. Si tratta, piuttosto, di un tentativo più strutturale di correzione del nostro modello di sviluppo, che ha preso avvio dopo la grande recessione del 2008-2013. (La rivista il Mulino)

foto SIR/Marco Calvarese. L’Italia è il Paese dell’anno, secondo l’Economist, il settimanale britannico che tira un milione e 58.000 copie. (Servizio Informazione Religiosa)

Lo scrive in un editoriale per il “Financial Times”, Bill Emmott, autore del libro “Good Italy, Bad Italy”. Ma se il risultato perfetto è irraggiungibile, è giusto optare per la migliore soluzione imperfetta. (Nova News)