Omicidio di Gravina, Lacarpia resta in carcere. Ma il gip non convalida il fermo: l'assassino non voleva fuggire

Omicidio di Gravina, Lacarpia resta in carcere. Ma il gip non convalida il fermo: l'assassino non voleva fuggire
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La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

Non esiste il pericolo di fuga che avrebbe giustificato il fermo di Giuseppe Lacarpia. Ma il gip Valeria Isabella Valenzi ha disposto la custodia cautelare per il 65enne di Gravina accusato dell’omicidio della moglie Maria Arcangela Turturo, avvenuto il 6 ottobre 2024. L’uomo resta dunque nel carcere di Bari. Lacarpia, secondo l’accusa, avrebbe dapprima dato fuoco all’auto, con la moglie all’interno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altre fonti

Il 65enne è stato arrestato a Gravina di Puglia. La donna, che aveva 60 anni, era ricoverata in ospedale e prima di morire è riuscita a raccontare alla figlia e alla polizia l'accaduto (Sky Tg24 )

“C’era una macchina incendiata e sentivamo gridare aiuto, aiuto…”. I tre ragazzi sono arrivati quando la donna era ancora viva, nonostante le fiamme che – stando alla ricostruzione del pm Ileana Ramundo e del procuratore aggiunto Ciro Angelillis – l’uomo aveva appiccato all’auto dopo aver rinchiuso la moglie. (Il Fatto Quotidiano)

"Faceva cose mai fatte prima come farle carezze ma ci ha ingannato tutti" ha raccontato la donna. (Fanpage.it)

Donna uccisa nel Barese, il marito resta in carcere

Questo è quello che, in sostanza, avrebbe dichiarato il 65enne Giuseppe Lacarpia nella notte di sabato, subito dopo l’intervento dell’ambulanza - e della polizia - sulla strada vicinale dei Pigni, nelle campagne di Gravina. (Corriere della Sera)

L'avvocato nominato da Giovanni Lacarpia, il 65enne di Gravina in Puglia (Bari) fermato ieri con l'accusa di omicidio aggravato e premeditato della moglie Maria Arcangela Turturo, ha rinunciato all'incarico. (quotidianodipuglia.it)

Lacarpia avrebbe prima dato fuoco alla macchina mentre la moglie era ancora all'interno e poi, quando la donna ha provato a fuggire, l'avrebbe immobilizzata a terra causandole fratture alle gambe e al torace. (Il Messaggero Veneto)