Il diario di Sami. “La mia Gaza che non c’è più”
Un mazzo di chiavi che non aprono più nulla: la casa cui appartenevano ormai distrutta, trasformata in uno di quei tanti cumuli di macerie che ormai compongono il triste panorama dell’intera striscia di Gaza. Devastata da un anno di guerra e bombardamenti, come la vita dei tanti che in quel martoriato lembo di terra si sono trovati schiacciati fra i miliziani di Hamas responsabili dell’attacco de… (la Repubblica)
Ne parlano anche altri media
L'esercito israeliano in un anno ha ucciso a Gaza almeno 11.000 bambini e 6.000 donne, il bilancio più alto rispetto a qualsiasi conflitto degli ultimi 20 anni, considerando lo stesso lasso di tempo: lo denuncia Oxfam di fronte all'allargamento del conflitto in Libano e in Cisgiordiana (compresa Gerusalemme est) e all'ulteriore massacro di civili che ne sta conseguendo. (L'HuffPost)
Le condizioni di vita nella striscia di Gaza sono disumane Mentre nella Striscia di Gaza continuano i bombardamenti israeliani e i combattimenti che ad oggi hanno ucciso oltre 41.000 persone, alla popolazione sfollata sono concessi solo 41km di cosiddetta “zona umanitaria”, l’11% di tutta la Striscia, dove le condizioni di vita disumane stanno compromettendo la salute della popolazione civile,. (Greenpeace)
Quali sono queste ferite e come possono diventare uno strumento per la pace? Abbiamo cercato di capirlo raccogliendo le storie e le testimonianze di Izzeldin Abuelaish, primo medico palestinese a lavorare in un ospedale israeliano che nel 2009 ha perso tre figlie a causa di un bomdardamento israeliano sulla Striscia di Gaza, Davide Musardo, psicologo clinico per Medici Senza Frontiere che ha prestato servizio a Gaza, collegato con noi dalla Giordania, e lo scrittore irlandese Colum McCann che una speranza l’ha vista nella storia, vera, di amicizia tra due padri, un palestinese e un israeliano, Bassam Aramin e Rami Elhanan, che hanno perso entrambi le figlie a causa della violenza e che hanno deciso di fare del loro dolore un ponte di dialogo, per la pace. (RSI.ch Informazione)
Il numero di donne e bambini uccisi nell’ultimo anno a Gaza è il più alto rispetto a qualsiasi conflitto degli ultimi 20 anni, considerando lo stesso lasso di tempo. Gaza, un anno dopo. Oxfam: “Mai tante vittime tra donne e bambini negli ultimi 20 anni” (La Difesa del Popolo)
Roma, 2 ott. - "Un'emergenza senza precedenti, dove non c'è alcun rispetto per i civili. Cibo, acqua e beni di prima necessità sono quasi introvabili; le disastrose condizioni igieniche causano infezioni letali, anche tra i bambini. (Il Sole 24 ORE)
"Sette volte sono dovuto andare via da casa. Tutte le famiglie di Gaza hanno imparato a infilare in una borsetta tutte le cose essenziali. I documenti i soldi l'oro. Una nuova cultura che tutti hanno dovuto imparare per essere pronti a scappare". (La Repubblica)