Gli sfollati per strada, in auto e sui camion: a Beirut regna il caos

Beirut. Lunghe colonne di mezzi dell’esercito pattugliano in via precauzionale i principali viali della città per evitare un precipitare delle tensioni tra la popolazione. Molti degli sfollati nella capitale libanese vengono dal sud del paese e dalle aree periferiche a maggioranza sciita: il lungomare è uno dei principali luoghi di Beirut dove stazionano. In migliaia … (Il Fatto Quotidiano)

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Il DFAE afferma che non sta organizzando alcuna partenza. Tutte le rappresentanze svizzere nella regione rimangono operative e il personale sta bene. (Corriere del Ticino)

A spiegarlo è la Direttrice generale dell’Unicef, Catherine Russell, che si è detta “profondamente preoccupata per il rapido deterioramento della situazione umanitaria in Libano. Dopo sette giorni di bombardamenti e l’avvio della campagna di terra, in Libano la situazione sta letteralmente precipitando. (LA NOTIZIA)

I combattimenti tra Israele e Hezbollah, nel sud del Libano, stanno rendendo la vita delle persone un vero inferno. Circa 60 famiglie sciite sono state costrette a rifugiarsi in un hotel abbandonato a pochi chilometri a nord di Nabatiyeh, nota roccaforte dell'organizzazione para-militare vicina all'Iran. (Arte.tv)

Tra gli sfollati di Beirut che dormono in strada: «Come faremo se stanotte piove?»

Ma il 24 settembre, martedì, è da sfollata, e non da alunna, che la sedicenne libanese è entrata in un’aula dell’Istituto tecnico Dekwaneh di Beirut. Ormai vive qui, insieme alla sua famiglia e ad altri parenti, una dozzina di persone in tutto. (Il Fatto Quotidiano)

Città del Vaticano Mentre continuano a divampare gli attacchi israeliani che stanno minando anche il Paese dei Cedri, a lutto nazionale per la morte del segretario generale del partito sciita filo-iraniano Hezbollah, Hassan Nasrallah, il primo ministro del Libano, Najib Miqati, esorta tutti a mettere da parte le differenze politiche per proteggere il Paese. (Vatican News - Italiano)

Sua nipote Fatima mangia una merendina che le ha lasciato un passante. «Dormiremo ancora in strada questa notte, abbiamo chiesto aiuto ma sia le scuole che le moschee sono piene ormai». (Corriere della Sera)