Berlino, vince il sì al referendum per espropriare le case sfitte ai colossi immobiliari - Open

Secondo quanto diffuso sui social dai promotori del referendum, il sì ha vinto con oltre il 56% delle preferenze.

Domenica 26 settembre a Berlino si è votato anche per un referendum consultivo sulla confisca degli appartamenti sfitti ai colossi dell’immobiliare.

Il comitato “Deutsche Wohnen & Co enteignen”, principale promotore dell’iniziativa, ispira il suo nome proprio alla più grande società immobiliare, la Deutsche Wohnen, che da sola possiede oltre 100 mila stabili. (Open)

Ne parlano anche altre testate

Attraverso un referendum che era stato promosso da Die Linke (partito della sinistra radicale), domenica i cittadini berlinesi, raggiungendo il quorum con il 56,9% dei voti, hanno confermato la vittoria del SÌ al referendum. (PRESSENZA – International News Agency)

Leggi anche:. Nonostante il risultato del referendum non sia vincolante, perché non legato a una legge specifica, la nuova sindaca Franziska Giffey e il nuovo governo della città-stato di Berlino non potranno non tenere conto di un risultato che riflette l’ostilità prevalente dei cittadini nei confronti delle grandi società immobiliari. (il Mitte)

Nella Capitale tedesca, infatti, contestualmente alle elezioni politiche nazionali si votava anche il referendum sull’emergenza abitativa. A Berlino, la maggioranza della popolazione vive in affitto e centinaia di migliaia di appartamenti in città sono di proprietà di poche grandi aziende. (idealista.it/news)

Anche Vonovia e Deutsche Wohnen vogliono congelare gli affitti per i prossimi cinque anni. Società immobiliari: questo non aiuta. (TGcomnews24)

La Deutsche Wohnen – la più grande società immobiliare che ha visto il suo nome anche nella campagna referendaria chiamata intitolata Espropiare Deutsche Wohnen (DWE – Deutsche Wohnen Enteignen) – ha risposto per prima, con l’arroganza del padrone che si crede padrone anche dei governi, spesso a ragione. (Il Fatto Quotidiano)

In un referendum descritto come “rivoluzionario” dai media tedeschi, i berlinesi hanno votato in maggioranza a favore dell’esproprio a colossi dell’immobiliare che posseggono oltre 3.000 appartamenti nella capitale, come Vonovia e Deutsche Wohnen. (L'HuffPost)