«Gli spariamo alle gambe»: la minaccia mafiosa a un imprenditore di Dimaro
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PEIO. Nella mattinata di oggi, primo ottobre, nel comune di Peio i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trento, unitamente a quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cles hanno fermato un 60enne solandro, con numerosi precedenti all’attivo, ritenuto responsabile, assieme ad un’altra persona, di porto e possesso di armi, incendio doloso e tentata estorsione commessa con il metodo mafioso. (Trentino)
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Porto e possesso di armi, incendio doloso – quello dello scorso giugno che ha ridotto in cenere il bicigrill di Pellizzano - e tentata estorsione commessa con il metodo mafioso. Per la prima volta si tratta di trentini che si atteggiano a mafiosi. (Trentino TV)
Autori di minacce mafiose ma anche pronti a sparare (VIDEO), lanciare molotov e usare lanciarazzi contro i carabinieri: 2 trentini arrestati, volevano gambizzare delle persone (il Dolomiti)
/10/2024 Hanno individuato gli autori della minaccia mafiosa a un imprenditore e dell’incendio al bicigrill di Pellizzano (ladigetto.it)
All’interno la testa di una pecora insanguinata. “Questo te lo manda la famiglia che non scorda l’infamata. (Il Fatto Quotidiano)
Inoltre, secondo le indagini, sarebbero anche i responsabili dell'incendio che ha distrutto il Bicigrill di Pellizzano il 6 giugno scorso. Sono questi, al momento, i reati contestati a due trentini, un 60enne pluripregiudicato originario della val di Sole ed un56enne della val di Non. (Il Messaggero Veneto)
Svolta nelle indagini in Val di Sole, per il caso di minacce mafiose a un imprenditore e dell’incendio del bicigrill di Pellizzano. (Il T Quotidiano)