Stangata bitcoin, effetto boomerang per l'Italia. Ecco il calcolo della ricchezza monstre bruciata dalla tassazione

22/10/2024 ECONOMIA

Ore di trepidazione per gli italiani che posseggo bitcoin. Il governo Meloni potrebbe ricredersi sul tanto criticato aumento della tassazione sulle plusvalenze da bitcoin dal 26 al 42%, contenuto nella prima versione della Manovra 2025 come anticipato dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. Se effettivamente la misura andrà nella prossima legge di bilancio, si applicherebbe a partire dal 2025. (Finanzaonline)

Ne parlano anche altre testate

Dopo una settimana di attesa, il testo della Legge di Bilancio 2025 è stato pubblicato. L'aliquota sulle tasse Bitcoin salirà al 42% Il nuovo testo conferma le speculazioni emerse dopo l’intervento del viceministro dell’Economia, Maurizio Leo (The Crypto Gateway)

E ora si balla. Nella proposta di Legge di Bilancio del Governo è stata inserita la norma che porterebbe, se approvata, la tassazione su criptovalute e Bitcoin dal 26% attuale al 42%. La battaglia ora passerà tra minacce di emendamento da parte di uno dei partiti di governo a un tentativo di opposizione – che dovrebbero cercare di rimuovere la norma dalla Legge di Bilancio. (Criptovaluta.it)

Per completare il puzzle di un fisco “pazzo” il governo ha introdotto una nuova tassa, la cripto tassa. L’aliquota fiscale sul bitcoin, la moneta digitale più nota, dovrebbe passare dal 26% al 42%. (Il Fatto Quotidiano)

Capisco che qualcuno protesta, perchè si era abituato" a questa agevolazione. Il presidente dell'Abi Antonio PAtuelli si dice d'accordo sulla proposta, contenuta nella manovra, di alzare al 42% la tassazione sulle criptovalute. (Il Mattino di Padova)

Lo si evince dalle relazioni alla manovra che prevede appunto un già contestato aumento dell'aliquota, con una soglia di esenzione di 2.000 euro. Dall'allargamento della platea della web tax, per la quale non sono previste più soglie di fatturato, sono invece stimate maggiori entrate annue di 51,6 milioni di euro (di competenza e quindi con impatto sul deficit già nel 2025 ma con effetti finanziari per cassa dal 2026). (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Una riproposizione del modello di fisco aggressivo e insensibile ai diritti degli individui (L'Opinione delle Libertà)