Manovra: Patuelli, bene la tassazione sui bitcoin
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Il presidente dell'Abi Antonio PAtuelli si dice d'accordo sulla proposta, contenuta nella manovra, di alzare al 42% la tassazione sulle criptovalute. "In attesa del testo definitivo - ha spiegato - mi domando perché ci dovrebbe essere una tassazione agevolata su una forma di liquidità incontrollata. Capisco che qualcuno protesta, perchè si era abituato" a questa agevolazione. . (Il Mattino di Padova)
La notizia riportata su altri giornali
Se effettivamente la misura andrà nella prossima legge di bilancio, si applicherebbe a partire dal 2025. Il governo Meloni potrebbe ricredersi sul tanto criticato aumento della tassazione sulle plusvalenze da bitcoin dal 26 al 42%, contenuto nella prima versione della Manovra 2025 come anticipato dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. (Finanzaonline)
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la legge di bilancio 2025, avviando così il suo iter parlamentare. Bitcoin e crypto: aliquota al 42% nel testo della Legge di Bilancio (The Crypto Gateway)
Per il governo che voleva ridurre le tasse si tratta di un bel dietrofront. Per completare il puzzle di un fisco “pazzo” il governo ha introdotto una nuova tassa, la cripto tassa. (Il Fatto Quotidiano)
Continua a far discutere la proposta del Ministero dell'Economia di una supertassa sui guadagni da criptovalute, che nella manovra di bilancio passerebbe da 26 al 42%. Secondo Paolo Ardoino, amministratore delegato di Tether, questa sarebbe una "pura follia". (Sky Tg24 )
UFFICIALE: tassazione al 42% su Bitcoin e crypto è NELLA LEGGE DI BILANCIO E ora si balla. Nella proposta di Legge di Bilancio del Governo è stata inserita la norma che porterebbe, se approvata, la tassazione su criptovalute e Bitcoin dal 26% attuale al 42%. (Criptovaluta.it)
La Legge di Bilancio per il 2025 introduce una tassa del 42 per cento sulle plusvalenze ottenute dagli investimenti in criptovaluta. Si tratta di un’aliquota quasi doppia rispetto a quella ordinaria sugli strumenti finanziari (26 per cento) e più che tripla rispetto ai titoli di Stato (tassati al 12,5 per cento). (L'Opinione delle Libertà)
