«Il caso Yara» su Netflix e la strage di Erba (su cui potrebbe arrivare una serie tv): perché va di moda l'innocentismo complottista a misura di audience
La caccia al mostro (ricordate Bruno Vespa e Pietro Valpreda?) è una specialità sempre in voga, non solo in Italia. Consiste nel lapidare il primo malcapitato che si trova a tiro, senza troppe prove che non siano l’odore del sangue e la brama di vendetta collettiva. Uno strumento popolare di catarsi, che ha molto a che fare con la figura individuata dall’antropologo René Girard, il capro espiatorio, che consente a tutti di sentirsi buoni e giusti e migliori, immolando sul rogo qualche agnello sacrificale. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
Centinaia di migliaia di like sul suo primo piano in lacrime nel carcere di Bollate e la tesi innocentista che monta di post in post: è una delle conseguenze del taglio dato dal regista e autore Gianluca Neri (lo stesso di SanPa: luci e tenebre di San Patrignano) alle cinque puntate dell'indagine tv, cominciata nel 2017 con lo studio dei 60 faldoni dei documenti dell'inchiesta e diventata, in questi giorni, la serie più vista su Netflix (ilmessaggero.it)
Il suo corpo senza vita viene ritrovato tre mesi dopo in un campo a Chignolo d'Isola. Il muratore, all'epoca 43enne, unico imputato, è stato condannato in primo e secondo grado all'ergastolo. (Sky Tg24 )
Le sbavature e gli errori degli inquirenti (tra imprudenze e atti gravissimi), l’arroccamento della difesa e dell’accusa e il ruolo esercitato dai media, tra innocentisti e colpevolisti, gettano ombre sulla verità processuale. (Donna Moderna)
Alessandro dell'Orto 21 luglio 2024 (Liberoquotidiano.it)
“Nella storia di Yara accadono stravolgimenti davvero incredibili” “Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio” è una docuserie disponibile su Netflix. Sviluppata e diretta da Gianluca Neri e scritta da Carlo G. (Radio Capital)
Ma Netflix non ci sta, e scende in campo con tutta una serie di testimonianze e prove con l’unico obbiettivo di traghettare lo spettatore nella confusione più totale. Caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio. (MOW)