Julian Assange, cosa ha detto nel suo primo intervento pubblico dopo il rilascio

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Julian Assange è tornato a far sentire la sua voce. Dopo anni di silenzio forzato, l'ex fondatore di WikiLeaks ha parlato pubblicamente per la prima volta dal suo rilascio, avvenuto lo scorso giugno. Lo ha fatto di fronte al Consiglio d'Europa a Strasburgo, in un intervento carico di significato politico e personale. "Ho scelto la libertà al posto di una giustizia irrealizzabile", ha dichiarato Assange, spiegando la sua decisione di accettare il patteggiamento con gli Stati Uniti che ha posto fine alla sua lunga detenzione. (WIRED Italia)

Ne parlano anche altre testate

LEGGI – Julian Assange: “Io libero: ho patteggiato il reato di giornalismo” “Al momento, l’unico piano concreto che abbiamo per l’immediato futuro è che lui continui a recuperare la sua salute”. (Il Fatto Quotidiano)

Nel mirino anche il governo statunitense e il Regno Unito per avergli imposto un "trattamento sproporzionato". Il pronunciamento dell'Assemblea parlamentare dell'istituzione internazionale aggiunge un capitolo alle vicende giudiziarie del fondatore di Wikileaks (Sky Tg24 )

Non sono libero oggi perché il sistema ha funzionato: sono libero perché mi sono dichiarato colpevole di giornalismo". Julian Paul Assange parla per la prima volta da uomo libero, dopo aver trascorso quattordici anni della sua esistenza nell’ambasciata ecuadoriana a Londra e in detenzione nel carcere britannico di massima sicurezza di Belmarsh per aver divulgato centinaia di documenti scottanti del Dipartimento di Stato americano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Donne al comando e animali in libertà nello zoo umano di Ramon Zürcher Il nuovo film di Ramon Zürcher, Il passero nel camino (Der Spatz im Kamin), arriva questa settimana nei cinema svizzeri. È il capitolo finale della "trilogia animale", dove spazi ristretti danno vita a complesse scacchiere psicologiche. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) ha approvato la risoluzione sottoposta dalla sua Commissione per gli affari giuridici che accorda a Julian Assange, per il periodo della sua detenzione nella prigione di Belmarsh a Londra, la qualifica di “prigioniero politico”. (articolo21)

Quell’Europa che è stata culla della democrazia fin dai tempi degli antichi greci. E, da uomo libero, ha detto al mondo di essere stato costretto a scambiare la sua libertà con la giustizia, la sua prigionia con la libertà di espressione, la sua vita con il suo lavoro. (articolo21)