Julian Assange, cosa ha detto nel suo primo intervento pubblico dopo il rilascio

Julian Assange è tornato a far sentire la sua voce. Dopo anni di silenzio forzato, l'ex fondatore di WikiLeaks ha parlato pubblicamente per la prima volta dal suo rilascio, avvenuto lo scorso giugno. Lo ha fatto di fronte al Consiglio d'Europa a Strasburgo, in un intervento carico di significato politico e personale. "Ho scelto la libertà al posto di una giustizia irrealizzabile", ha dichiarato Assange, spiegando la sua decisione di accettare il patteggiamento con gli Stati Uniti che ha posto fine alla sua lunga detenzione. (WIRED Italia)

Ne parlano anche altre testate

Con 88 voti a favore, 13 contrari e 20 astensioni, l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa ha ritenuto ieri che il giornalista e fondatore di WikiLeaks Julian Assange sia un prigioniero politico. (Altre Notizie)

Nella quale ai giornalisti compete una missione cruciale: “Essere degli attivisti per la verità”. Come dice Julian Assange, “i giornalisti non dovrebbero essere perseguiti per aver svolto il proprio lavoro”. (LA NOTIZIA)

La decisione, arrivata dopo l’audizione che lo stesso Assange ha tenuto martedì scorso a Strasburgo, è stata formalizzata attraverso il via libera a una mozione che ha ottenuto 88 voti a favore, 13 contrari e 20 astenuti. (L'INDIPENDENTE)

Blog | Le parole di Assange sono aria fresca: i guai di una stampa asservita sono sotto gli occhi di tutti

Mentre sentiamo il rumore dei cingolati che entrano in Libano, mentre migliaia di persone in quella parte del mondo stanno piangendo i loro cari finiti sotto i bombardamenti israeliani, mentre Bibi Netanyahu rimonta nei sondaggi grazie ad una stampa internazionale che quando lo critica gli fa una carezza, mentre prosegue un assurdo conflitto nel cuore dell’Europa alimentato dalla propaganda bellicista delle maggiori testate occidentali, suonano come aria fresca e pulita le parole di Julian Assange al suo primo ritorno pubblico. (Il Fatto Quotidiano)

Sono libero oggi dopo gli anni di carcere perché mi sono dichiarato colpevole di aver fatto giornalismo". Roma, 1 ott. (il Dolomiti)

Il nuovo film di Ramon Zürcher, Il passero nel camino (Der Spatz im Kamin), arriva questa settimana nei cinema svizzeri. È il capitolo finale della "trilogia animale", dove spazi ristretti danno vita a complesse scacchiere psicologiche. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)