Beretta collabora con la giustizia, rivelazioni sugli omicidi Bellocco e Boiocchi
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Andrea Beretta, ex capo della Curva Nord dell'Inter, ha deciso di collaborare con la giustizia, svelando dettagli cruciali sulle dinamiche criminali che per anni hanno contaminato il secondo anello verde di San Siro. La notizia del suo pentimento, che circolava da giorni tra gli spalti che lo avevano visto re incontrastato, è stata confermata da fonti penitenziarie. Beretta, in carcere dal 5 settembre per l'omicidio di Antonio Bellocco, erede dell'omonima cosca di 'ndrangheta e membro del direttivo della curva nord, ha iniziato a parlare con gli inquirenti, fornendo informazioni preziose sugli affari delle curve e sugli omicidi di Bellocco e Boiocchi.
L'ex capo ultras, noto per il suo controllo sulla curva dell'Inter, ha incontrato gli inquirenti nel carcere di San Vittore, tra cui il pm Paolo Storari e il procuratore aggiunto Alessandra Dolci, confermando la sua disponibilità a collaborare. Beretta, ora in un carcere del centro Italia noto per ospitare collaboratori di giustizia, ha iniziato a rivelare dettagli che potrebbero scuotere profondamente il mondo degli ultrà e delle mafie.
La decisione di Beretta di collaborare con la giustizia rappresenta un punto di svolta nelle indagini sugli omicidi di Bellocco e Boiocchi, offrendo agli inquirenti una visione dall'interno delle dinamiche criminali che hanno segnato la curva nord dell'Inter. Le sue rivelazioni potrebbero portare a nuovi sviluppi nelle indagini e a ulteriori arresti, mentre il mondo degli ultrà e delle mafie trema di fronte alle possibili conseguenze delle sue confessioni.
Beretta, che per anni ha mantenuto un controllo ferreo sulla curva dell'Inter, ha deciso di rompere il silenzio e di collaborare con la giustizia, svelando i retroscena degli omicidi e degli affari criminali che hanno contaminato il mondo degli ultrà.