Prima della Scala: la cena, l'allestimento e il menù. Omaggio aVerdi, Appiani e il coinvolgimento di giovani con disabilità

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Evento nell'evento, la cena del Dopo scala, la serata esclusiva organizzata per festeggiare il cast e gli ospiti d'onore alla serata all'inaugurazione della stagione del Teatro alla Scala. Quest'anno protagonista Verdi e uno dei suoi capolavori La forza del destino, assente dalla programmazione da oltre due decenni. Come sempre è il titolo inaugurale a ispirare l'allestimento dei tavoli. Allestimento anche quest'anno firmato dalla grande scenografa Margherita Palli, mentre il menù porta la firma dello chef Andrea Aprea e l'organizzazione vede un'altra storica presenza quella di Caffé Scala e di Salvatore Quartulli il direttore generale. (Corriere della Sera)

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E un’altra in ghingheri inseguita da fotografi e operatori tv. Sul podio il maestro Riccardo Chailly, direttore musicale fino al 2025, alla sua decima apertura di stagione, che stavolta ha scelto un’opera La forza del destino (nella versione che Verdi riscrisse nel 1869, passando dal totale nichilismo alla luce manzoniana) poco presente in cartellone (manca da più di vent’anni). (ilmessaggero.it)

Poi, un passo alla volta, la compagnia di Luigi De Filippo, poi la regia, poi la regia... Studente a Martina Franca, appassionato di teatro, i primi passi con la compagnia locale. (Virgilio)

Una “Forza del destino” in 4K: è la Prima della Scala che Rai Cultura propone in diretta su Rai 1 sabato 7 dicembre dalle 17.45 e che - come per il "Don Carlo" dello scorso anno - avrà una definizione quattro volte superiore rispetto agli standard televisivi abituali. (Rai Storia)

La forza del destino alla Scala

La Prima è diretta dal direttore musicale Riccardo Chailly e interpretata da Anna Netrebko (Donna Leonora; la parte sarà sostenuta il 28 dicembre e il 2 gennaio da Elena Stikhina), Brian Jagde (Don Alvaro; Luciano Ganci canterà il 22 e 28 dicembre e il 2 gennaio), Ludovic Tézier (Don Carlo di Vargas; e Amartuvshin Enkhbat il 2 gennaio), Vasilisa Berzhanskaya (Preziosilla), Alexander Vinogradov (Padre Guardiano; e Simon Lim il 28 dicembre e 2 gennaio), Marco Filippo Romano (Fra Melitone), Fabrizio Beggi (il Marchese di Calatrava), Carlo Bosi (Mastro Trabuco). (Adnkronos)

Faceva la comparsa. Non sempre capito dalla critica ma sono anche arrivati i premi come il “Bodini” e soprattutto il consenso del pubblico, quante standing ovation. (Noi Notizie)

È vero che vi appaiono i primi segni del passaggio dalla drammaturgia musicale costruita sulle forme tradizionali della vocalità alla concezione nella quale si afferma la “parola scenica”, che supera gli schemi precostituiti e avrebbe caratterizzato il tardo stile di Verdi. (doppiozero)