Addio alla giornalista e scrittrice barese Marida Lombardo Pijola. Fece scoprire il mondo dell'adolescenza
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Firma di punta del Messaggero coprì da inviata speciale tanti eventi di cronaca comprese le stragi di Falcone e Borsellino.
Spesso ospite in tv come opinionista aveva anche condotto "Questioni di famiglia" su Rai 3
Proprio giovane, sorridente, con il blocchetto in mano a prendere appunti parlando con Giovanni Falcone è l'immagine che sta circolando in queste ore sui social tra i tanti che l'hanno conosciuta e apprezzata. (La Repubblica)
Ne parlano anche altri media
“La scrittura – sottolinea Repubblica – per Marida era anche un impegno civile vissuto sempre dalla parte degli ultimi, dei più fragili, dei minori. “È stata una bruttissima giornata, ho avuto l’esito dei controlli semestrali ed è tornato”, aveva scritto in un messaggio neanche un anno fa. (Farodiroma)
Dopo una lunga lotta contro la malattia si è spenta a Roma Marida Lombardo Pijola. Questo lavoro diede origine al suo bestseller editoriale, «Ho dodici anni, faccio la cubista, mi chiamano Principessa» (Bompiani), che raggiunse nel 2007 ben 17 edizioni. (TGR – Rai)
Marida Lombardo Pijola è morta, la giornalista ha lavorato per 30 anni al Messaggero (foto da video). (Blitz quotidiano)
Giornalista e scrittrice, che ha fatto della sua scrittura un volto, dando voce a tantissimi temi importanti e delicati. Clicca qui. Dolorosa perdita, è morta Marida Lombardo Pijola: la giornalista e scrittrice si è spenta a 65 anni. (GameGurus)
Spesso ospite in tv come opinionista, aveva anche condotto “Questioni di famiglia” su Rai 3 Fece epoca la sua grande inchiesta sull’adolescenza violata tra discoteche e scuole di Roma, da cui poi scaturì il libro d’esordio, storie di adolescenti che, all’insaputa dei genitori, si cambiavano d’abito e diventavano regine del ballo sui cubi nelle discoteche. (Telebari)
Si è occupata poi anche di violenza di genere e di violenza su minori facendo inchieste sulla Capitale. La giornalista è stata impegnata per anni in prima linea nel denunciare le ingiustizie. (Metropolitan Magazine )