La Cina si vendica dei dazi sull’auto e tassa i brandy europei

La Cina impone una cauzione sulle casse di brandy europeo che arriveranno alle sue dogane da venerdì prossimo, 11 ottobre. E’ della vendetta del Dragone, ai cui occhi Bruxelles è colpevole di voler sabotato la vendite delle sue auto elettriche imponendo dazi aggiuntivi che arrivano fino al 36% e si sommano al 10% già oggi esistente, in base all’importanza degli aiuti di Stato ricevuti. Pechino aveva avvertito l’Ue che avrebbe risposto con “tutte le misure necessarie” e lo sta facendo. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altri media

Le nuove tasse applicate alle auto Made in China non sembrano spaventare i colossi del dragone, anzi, molti brand hanno deciso di non ritoccare al rialzo i prezzi delle vetture fino alla fine del 2024, ma stanno diventando sempre di più una fonte di preoccupazione per i costruttori europei che, a loro volta, producono alcuni dei loro modelli negli stabilimenti della Repubblica popolare. (La Gazzetta dello Sport)

Dunque la Commissione europea ha finalmente deciso di proteggere il proprio mercato automobilistico da una competizione sleale da parte di marche cinesi che vendono a prezzi stracciati perché godono di sussidi, aiuti di Stato e quindi possono fare una concorrenza distruttiva sul mercato europeo. (Corriere TV)

Non si è fatta attendere la contromisura cinese alla decisione europea di applicare dazi compensativi (fino al 45%) sui veicoli elettrici provenienti dal Paese asiatico. Da venerdì 11 ottobre, gli importatori cinesi di acquaviti dell'Unione europea tratterranno dei depositi cauzionali basati sui dazi antidumping, annunciati a fine agosto, che si aggirano tra il 35% e il 40 per cento. (Gambero Rosso)

La proposta cinese: elettriche mai sotto i 30.000 euro e nessun dazio. Ma l’Europa dice no

Il contesto Negli ultimi anni, le auto elettriche sono diventate un pilastro fondamentale della transizione energetica verso una mobilità più sostenibile. Tuttavia, l'arrivo sul mercato europeo di modelli cinesi competitivi ha sollevato un dibattito acceso: dovremmo imporre dazi sulle auto elettriche importate dalla Cina per proteggere l'industria automobilistica europea? (Tom's Hardware Italia)

Con la Cina «non vogliamo alcuna guerra commerciale, vogliamo che si ragioni su come ripristinare condizioni di parità, che oggi ovviamente non ci sono e sono evidenti a tutti e sono state conclamate e accertate dalla Commissione europea». (Il Messaggero - Motori)

E sul tavolo della UE è giunta una prima proposta della Cina: nessuna elettrica prodotta in Cina sul mercato europeo a prezzo inferiore ai 30.000 euro, e cancellazione di ogni dazio aggiuntivo. (DMove.it)