Migranti, aprono i centri in Albania. Schlein: “Sono solo soldi buttati”
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Li avevano annunciati per l’inizio dell’estate, poi per agosto, con taglio di nastro in seguito rinviato di settimana in settimana. Colpa del terreno friabile, si è detto, poi delle piogge inattese. E se n’è andato anche settembre. Alla fine, l’avvio delle attività dei due centri in Albania è fissato per la prossima settimana. «Siamo pronti a partire», annuncia il ministro dell’Interno Matteo Pia… (la Repubblica)
Su altre fonti
Edi Rama, il primo ministro albanese che sogna l’adesione alla Ue, è tranquillo. E ora sta… (la Repubblica)
Molteplici dubbi sono stati sollevati sulla possibilità che i migranti possano far valere i loro diritti avendo contatti solo da remoto con i legali, la recente sentenza della Corte di Giustizia Ue ha stabilito che la designazione di un paese sicuro deve estendersi a tutto il suo territorio e per tutti, mettendo così in discussione la lista stilata dall’Italia in base alla quale si dovrebbero fare i rimpatri con procedura accelerata. (il manifesto)
Il titolare del Viminale, poi, ha precisato che questi centri non sono dei Cpr, ossia Centri di permanenza per i rimpatri riconoscibili dal “filo spinato”, ma “ sono centri di trattenimento leggero” analoghi a quelli presenti a Porto Empedocle e Modica. (il Giornale)
Dalla sua sezione del tribunale di Palermo sono passati i casi dei migranti trattenuti nel centro che il Viminale qualche mese fa ha aperto in fretta e furia a Porto Empedocle. Ed è uno dei primi distretti in cui la sentenza della Corte di Giustizia Europea che ridefinisce i criteri per identificare un Paese come sicuro sia stata applicata. (la Repubblica)
A parlare delle strutture che l'Italia ha realizzato in Albania per l'accoglienza dei migranti è Edi Rama, il primo ministro albanese che in un'intervista a Repubblica spiega come l'accordo “prevede che i migranti non possano uscire dalle strutture e girare liberamente in Albania. (Il Dubbio)
Il via arriverà questa settimana, secondo quanto dichiarato oggi dal ministro degli interni Matteo Piantedosi: «Contiamo di partire già dalla prossima settimana, poi speriamo di no: perché significherebbe non aver bisogno di portare lì delle persone. (Corriere della Sera)