Cop29, accordo a metà: stretta light sulle emissioni

«Oltre le frange estreme del negazionismo e di parte dell’ambientalismo, abbiamo ottenuto un buon compromesso, prevedendo 300 miliardi di aiuti all’anno per le nazioni più fragili». Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, esce moderatamente soddisfatto dalla Cop29, sulla scia di quel modello di transizione green che il governo considera «morbida e sostenibile per lavoratori e imprese, nello spirito del Piano Mattei e del Fondo per il Clima». (ilmessaggero.it)

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ROMA – La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29), che si è conclusa lo scorso fine settimana, non è riuscita a fare progressi sufficienti per mantenere le temperature globali a 1,5 gradi Celsius ed evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico. (la Repubblica)

La Conferenza delle Parti (COP) è l’organo decisionale della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC). La COP rappresenta un momento cruciale per definire politiche globali, stabilire obiettivi di riduzione delle emissioni e mettere in atto strategie per la transizione energetica, la giustizia climatica e l’adattamento ai cambiamenti già in corso. (Meteo Giornale)

I negoziatori del vertice sul clima delle Nazioni Unite di quest'anno, noto come COP29, hanno raggiunto un accordo ieri mattina per aiutare i paesi in via di sviluppo ad adottare un'energia più pulita e a far fronte agli effetti del cambiamento climatico. (Ottopagine)

Fondi ai «poveri», mercato del carbonio: che cosa si è deciso nel caos di Cop29?

Nel corso di intensi negoziati della COP29 di Baku, in Azerbaijan, quasi 200 nazioni hanno raggiunto un nuovo accordo globale per affrontare gli impatti della crisi climatica. (Meteo Giornale)

Si prevedono meccanismi di cooperazione internazionale per raggiungere i target climatici e si ridisegna il sistema di scambi nel quale un credito di carbonio equivale a una tonnellata di CO2 ridotta, evitata o sequestrata dall’atmosfera. (Il Fatto Quotidiano)

Alla fine, «è stato un viaggio difficile, ma abbiamo raggiunto un accordo», ha concluso Simon Stiell, segretario esecutivo dell’Unfccc, l’organo che gestisce la Convenzione Onu sui cambiamenti climatici. (Corriere della Sera)