Caso Ferragni, parola alla difesa: l'esperto difende Chiara

Il caso di Chiara Ferragni? "La donazione è stata fatta, quindi non c'è inganno. Questa vicenda è un pasticcio che ha creato molta confusione, scoraggiando le aziende a fare beneficenza e danneggiando molto il terzo settore". Non usa mezzi termini Paolo Landi, consulente di comunicazione per aziende e co-autore con Marco Montanaro, del libro 'Dalla parte di Chiara: Il caso Ferragni e la società incivile' (Krill Books editore), che con l'Adnkronos difende l'imprenditrice digitale, Chiara Ferragni, finita al centro di un polverone mediatico e legale per il 'pandoro gate' e le uova griffate. (Adnkronos)

Se ne è parlato anche su altri media

Tutte le società parti del procedimento hanno presentato impegni che sono stati valutati positivamente e resi vincolanti nei loro confronti dall'Antitrust. L'impegno più rilevante prevede che siano devoluti a "I Bambini delle Fate", nell'arco di tre esercizi finanziari, almeno 1,3 milioni (ovvero il 5% dei rispettivi utili distribuibili, con un minimo complessivo di 1,2 milioni per il triennio). (La Gazzetta del Mezzogiorno)

“Come segno concreto di impulso ed incentivo ad attività benefiche, le società parti del procedimento hanno assunto impegni economici, consistenti in versamenti in favore dell’impresa sociale “I Bambini delle Fate”, con un minimo complessivo di 1.200.000 euro per il triennio”. (Tuscia Web)

Le parole sono potenti e alcune lo sono più di altre: chiudere con una «donazione» fa virare verso la quisquilia una vicenda per cui si era gridato allo scandalo. Chiara Ferragni ci ha tenuto a sottolineare la differenza con un video sui social e un comunicato stampa. (Corriere della Sera)

Chi nasce uovo non muore quadrato. Chiara Ferragni, chi vuoi fregare più?

Chiusa quella del Pandoro Balocco, Chiara Ferragni si appresta a risolvere anche la questione delle uova di Pasqua griffate in un percorso tracciato dal suo team di avvocati per cercare di risollevare la sua immagine macchiata dal clamore mediatico dei mesi scorsi. (il Giornale)

Dopo aver rinunciato al ricorso contro la multa da 1 milione di euro che l'Agcm aveva inflitto alle sue società Tbs Crew e Fenice Srl, l'imprenditrice digitale è riuscita a raggiungere un accordo con l'Antitrust per chiudere il caso delle uova di Pasqua con il suo logo vendute nel 2021 e 2022. (leggo.it)

Perseverare è diabolico dice il Vangelo, ma la saggezza popolare ricorda che “chi nasce tondo non muore quadrato”. “Sono felice di condividere con voi un comunicato importante a cui tengo molto, e relativo al caso uova di Pasqua ‘Dolci Preziosi’, che l’autorità Antitrust ha chiuso accogliendo gli impegni su cui TBS Crew e Fenice hanno lavorato negli ultimi mesi. (Nicola Porro)