Indagine Ue su Byd: sospetto sussidi cinesi illeciti per lo stabilimento in Ungheria
Il colosso cinese Byd , primo produttore globale di auto elettriche (a batteria più ibride plug-in) finisce sotto la lente dell’Unione europea. Secondo quanto riferisce il Financial Times, infatti, Bruxelles sta verificando se la Cina abbia fornito sussidi ingiustificati per lo stabilimento di auto elettriche in via di realizzazione in Ungheria, il primo in Europa. L’impianto sarà operativo a partire dal prossimo autunno. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri giornali
L'Ue indaga sullo stabilimento BYD in Ungheria per ingiusti sussidi cinesi, titola oggi il Financial Times. Secondo il quotidiano economico britannico Bruxelles sta verificando se la Cina abbia fornito sussidi ingiustificati per lo stabilimento di auto elettriche in via di realizzazione in Ungheria, il primo in Europa (Sky Tg24 )
Il Green Deal è sbagliato, possiamo ragionare per anni su modifiche insignificanti, ma non ci rendiamo conto che questi complicano ulteriormente il percorso di transizione". Per quanto riguarda la transizione green "Ursula von der Leyen mi fa pensare alla 'teoria del cavallo morto', secondo la quale se ti accorgi che il cavallo su cui stai correndo sta morendo è più saggio lasciarlo e cambiarlo, piuttosto che cercare di salvarlo a tutti i costi. (Il Messaggero - Motori)
La Commissione Europea ha avviato un’indagine preliminare sui sussidi ricevuti dall’impianto di auto elettriche della cinese Byd in Ungheria. La notizia, riportata questa mattina dal Financial Times, solleva interrogativi sul possibile vantaggio competitivo ottenuto dal colosso cinese attraverso aiuti di Stato ritenuti sleali. (l'Automobile - ACI)
In un crescente contesto di tensioni su dazi e azioni di salvaguardia più o meno condivisibili, la Commissione Europea ha avviato un’indagine preliminare per verificare se il governo cinese abbia concesso sussidi illegittimi a BYD (Build Your Dreams), per sostenere la costruzione del nuovo impianto produttivo in Ungheria (DMove.it)
C’è una salto di qualità nella battaglia di Bruxelles contro l’invasione di auto cinesi in Europa. BYD, grosso guaio in Ungheria. La Commissione europea ha aperto una indagine per verificare possibili aiuti di stato da parte di Pechino allo stabilimento del colosso automobilistico nel paese dell’Europa orientale. (Vaielettrico.it)
L'Unione Europea, infatti, avrebbe avviato un'indagine per verificare se la Cina abbia fornito sussidi non consentiti per agevolare la costruzione dell'impianto ungherese. Stando a quanto riporta il Financial Times, la casa automobilistica cinese starebbe adesso affrontando un ostacolo in questo suo progetto di espansione. (HDmotori)