Malagò, senza gruppi sportivi non ci sarebbero questi risultati
Articolo Precedente
Articolo Successivo
"Senza i gruppi sportivi, lo sport italiano onestamente non potrebbe neanche sognare di fare i risultati che, soprattutto negli ultimi anni, ha ottenuto. Ormai c'è una compenetrazione, una complicità, un affiatamento, una collaborazione assoluta tra il Comitato olimpico e i gruppi sportivi". Così Giovanni Malagò, presidente del Coni, a margine dei 70 anni delle Fiamme Oro. Malagò, poi, aggiunge come "se c'è una cosa che posso riconoscere in modo particolare alla Polizia, così come ad altri gruppi sportivi, è che oggi sono attrezzati tutti con delle sedi di allenamento di altissimo livello e soprattutto con dei tecnici, c'è il completamento del cerchio, oltre che questa incredibile multidisciplinarità" che comprende sport "estivi e invernali, sport di squadra, discipline olimpiche". (Tuttosport)
Su altre fonti
“Puntate sull’oro”: a dirlo è Goldman Sachs, secondo cui il metallo giallo è destinato a stabilire nuovi record nel 2025, dopo aver toccato i 2.790 dollari a fine ottobre. Per gli analisti, i continui acquisti delle banche centrali, i tagli dei tassi della Fed e l’aumento dei flussi negli ETF contribuiranno a spingere l’oro verso nuovi massimi. (Finanzaonline)
Le incertezze sulla crescita economica da un lato sono minori ma dall’altro sono ora influenzate dai timori legati ai dazi che il presidente eletto ha preannunciato. Lo stesso Trump non sembra avere come grande priorità la riduzione di deficit e debito pubblici. (Corriere del Ticino)
Ma c'è un mercato che ha risentito negativamente dell'effetto Trump: è quello dell'oro, che ha registrato una frenata di quasi il -7% dopo anni di crescita continua. I mercati hanno risposto positivamente all'elezione di Donald Trump a 47° presidente degli Stati Uniti d'America, soprattutto per quanto riguarda industrie e Bitcoin. (QuiFinanza)
Avvio di settimana brillante per il Gold future (scadenza dicembre 2024), che sta provando a rialzare la testa dopo ben sei sedute consecutive al ribasso, che hanno proiettato il metallo prezioso sotto la soglia psicologica dei 2.700 dollari, fino a ridosso del supporto a 2.560-2.550: proprio la tenuta di quest’ultimo livello sta ora favorendo una prima reazione, che dovrà però confrontarsi con un primo ostacolo in area 2.610-2.620 dollari. (Milano Finanza)
Aveva sfiorato poco prima i 2.800 dollari per oncia, mentre è arrivato a scendere sotto 2.555 dollari nelle scorse sedute. Questa mattina, il metallo viaggia in area 2.585 dollari sulla notizia che l’amministrazione Biden ha autorizzato l’Ucraina all’impiego di missili a lungo raggio in territorio russo. (InvestireOggi.it)
Sembra essere la dimostrazione che questo prezioso metallo non sia in realtà destinato a perdere appeal nonostante l’inversione di tendenza dell’ultimo periodo, innescata dagli sviluppi geopolitici recenti (in primis l’elezione di Donald Trump). (Business People)