Fuga da Casal del Marmo: "Nessuno controllava i monitor". Preso anche il terzo minore evaso

Non c’era nessuno a guardare gli schermi sui quali scorrevano le immagini dei tre ragazzini che fuggono da Casal del Marmo. E che prima di evadere dal carcere sistemano delle reti per materassi utilizzate come scale per arrampicarsi. Non c’era nessuno a sorvegliare il muro di cinta del carcere minorile perché domenica, alle 17, mentre dentro al penitenziario era in corso l’ennesima rissa, c’erano… (Repubblica Roma)

Se ne è parlato anche su altre testate

Sono tre giovani di nazionalità tunisina gli evasi nel pomeriggio di ieri dal carcere minorile di Roma. I tre hanno approfittato del caos in seguito a una rissa scoppiata tra una cinquantina di detenuti e intorno alle 17.30 hanno scavalcato il muro di cinta della struttura penitenziaria. (Avvenire)

Fuga terminata anche per il terzo minorenne evaso nella sera di domenica 21 luglio dal carcere di Casal del Marmo. È stato portato in caserma e si attende ora l'ufficialità anche attraverso l'esame delle impronte digitali. (leggo.it)

Da quanto si apprende l'adolescente, 15 anni, è stato fermato dai carabinieri in tarda mattinata nel centro di Roma mentre si trovava a Colle Oppio con un gruppo di ragazzi. Dopo la cattura, ieri, degli altri due detenuti 17enni di origine tunisina, da parte degli investigatori era massima l'attenzione alle stazioni ferroviarie e alle zone intorno alle fermate degli autobus. (RaiNews)

Roma. Dopo 5 furti in tre mesi i Carabinieri arrestano un 46enne per un furto in una scuola al Quadraro, tradito dal “Grande Fratello”

Lo scorso 21 luglio, due 17enni e un 15enne hanno approfittato di una violenta rissa in corso tra una 50ina di detenuti per scavalcare il muro di cinta della casa circondariale e far perdere le loro tracce. (il Giornale)

Si tratta dei due 17enni, ma anche il terzo, di 15 anni, avrebbe le ore contate. Il primo dei due, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, una volta scavalcato il muro di recinzione dell’istituto penale, domenica pomeriggio, si sarebbe diretto subito verso l’Aquila, città dove aveva contatti e nella quale era stato arrestato per la prima volta. (ilmessaggero.it)

Per lui, in attesa del giudizio, il Giudice del Tribunale di Roma ha disposto l’obbligo di presentazione in caserma. L’uomo è stato sorpreso all’interno dell’istituto comprensivo “Damiano Chiesa” di Via del Quadraro, dove era riuscito ad accedere dopo aver forzato una porta ed aver messo fuori uso una telecamera della videosorveglianza. (Cronache Cittadine)