Italia sotto la lente Ue per l’abuso di precariato nella scuola. Si rischiano esborsi per gli scatti salariali difficili da quantificare

Italia sotto la lente Ue per l’abuso di precariato nella scuola. Si rischiano esborsi per gli scatti salariali difficili da quantificare
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Altro che aumento degli stipendi agli insegnanti. Ora l’Italia, dopo l’apertura del procedimento della Corte Ue che contesta a Roma di non aver posto fine all’uso abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie, rischia un esborso inimmaginabile visto che potremmo contare circa 500mila persone che in questi anni hanno vissuto il precariato”. A dare le dimensioni del fenomeno e della gravità della situazione è il numero uno dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

La Commissione europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia Ue perché non ha posto fine all'utilizzo abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie. (Corriere della Sera)

Abuso di contratti a termine, l’UE denuncia l’Italia: negli ultimi 10 anni oltre 130mila docenti precari in più Di (Orizzonte Scuola)

La notizia secondo cui la Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia europea per l’abuso dei contratti a termine del personale scolastico sta già provocando reazioni in campo politico e sindacale. (Tecnica della Scuola)

Insegnanti precari e mal pagati, l’Italia deferita alla Corte Ue

Ansa (Avvenire)

La Commissione Europea ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia UE a causa dell’uso “abusivo” dei contratti a termine e delle condizioni discriminatorie per il personale docente e ATA. Abuso dei contratti a termine, i sindacati in pressing sul Ministro: “Le chiacchiere stanno a zero. (Orizzonte Scuola)

Non solo gli stipendi degli insegnanti in Italia sono i più bassi tra tutti i paesi Ocse, sui docenti precari il nostro Paese viola addirittura il diritto europeo al punto che la Commissione Ue ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea per non aver posto fine all’uso abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie nel mondo della scuola. (LA NOTIZIA)