Materie prime, perché i dazi Usa contro Canada e Messico sarebbero un harakiri
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Le minacce di Trump potrebbero essere un bluff. Per gli Stati Uniti Ottawa è fornitore quasi insostituibile di petrolio, nickel, uranio. Dal Messico arrivano due terzi dei vegetali importati: oltre ai rincari si rischiano carenze (Il Sole 24 Ore premium)
Su altre fonti
Il leader repubblicano ha preannunciato tariffe del 25% sull’intero import da Messico e Canada, due grandi alleati e partner. E un’ulteriore misura per colpire la Cina, il principale rivale strategico: un ulteriore aggravio del 10% da sommare a ogni «tariffa addizionale» e di sicuro ai dazi medi del 15% già in vigore dagli anni della sua prima amministrazione. (Il Sole 24 ORE)
In un post pubblicato lunedì su Truth Social, Trump ha dichiarato di voler imporre nuove tariffe su Messico, Canada e Cina nel suo primo giorno di mandato, definendole parte di un giro di vite sull’immigrazione e sulle droghe illegali. (Morningstar)
Ma soprattutto ha riacceso i timori per l’impatto che le tariffe potrebbero avere anche sull’industria europea e sui prodotti del made in Italy. Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump come promesso annuncia che imporrà nuovi dazi sulle importazioni da Messico, Canada e Cina. (ilmessaggero.it)
Pechino: l'aumento dei dazi non risolverà i problemi degli Stati Uniti 28 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Bala Ramasamy, noto economista e preside associato della China Europe International Business School (con sede principale a Shanghai), spiega quello che può succedere tra le due grandi… Dazi, sanzioni, restrizioni alle catene di approvvigionamento. (La Stampa)
– Temuta, prevista, annunciata. Prim’ancora di varcare la soglia della Casa Bianca – mancano quasi due mesi all’insediamento – Donald Trump ha già aperto la guerra dei dazi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)