«Scioperiamo insieme contro Urso e Stellantis per salvare l’industria»

Contro il ministro Urso e contro Stellantis, sì, appoggiando la transizione all’elettrico con la consapevolezza però che solo un piano europeo può salvare il settore auto. Fim, Fiom e Uilm non scioperavano unitariamente nell’ex gruppo Fiat dal febbraio 1994, dai tempi del piano Morchio. Lo rifaranno venerdì 18 ore per otto ore in tutto il settore automotive con manifestazione nazionale a piazza del Popolo a Roma (il manifesto)

Su altri giornali

La produzione è crollata di un ulteriore 30% nei primi sei mesi dell’anno, dopo un 2023 già disastroso. «Cari Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Riccardo Magi, la situazione degli stabilimenti italiani di Stellantis e della componentistica auto collegata è disastrosa. (Open)

Il 18 ottobre 2024, il settore automobilistico italiano si fermerà per uno sciopero generale di otto ore. La manifestazione a Roma, indetta da Fim, Fiom e Uilm, coinvolgerà i lavoratori di Stellantis e delle aziende della componentistica. (FIRSTonline)

Stellantis avvia la ricerca del nuovo a.d. dopo Carlos Tavares La decisione è stata presa a causa dei preoccupanti numeri riguardo la produzione e i possibili maxi licenziamenti in arrivo. (Auto.it)

Stellantis in maxi sciopero: lavoratori a Roma il 18 ottobre

In una situazione di questo genere sembra del tutto fuori luogo la posizione di chiusura ideologica manifestata dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che continua a fare orecchie da mercante di fronte all’ipotesi di un arrivo di aziende automobilistiche cinesi in Italia. (ClubAlfa.it)

La strategia omicida di John Elkann, perché è evidente la decisione di Stellantis di ridurre ai minimi termini la produzione di auto in Italia, accompagnata a quella di atrofizzare ogni tentativo di innovazione, ricerca e sviluppo, invertendo una rotta intrapresa qualche anno addietro, ha almeno avuto un risultato positivo. (Fiom-Cgil)

Continua il periodo nero per il settore automotive, con pesanti ricadute anche in Molise. Primonumero lo aveva anticipato diversi giorni fa, ora arriva la conferma dalle organizzazioni sindacali, che segnalano una situazione sempre più difficile, in particolare per le divisioni motori endotermici dell'impianto. (Primonumero)