Trump, la comunicazione del leader: cerotto, pugno alto e ‘fight’. "Così dice: sfido pure la morte"

– “Per usare un noto ossimoro della comunicazione politica in Italia, è un Trump di lotta e di governo. Il candidato repubblicano, che prima dell’attentato era in vantaggio di pochi punti su Biden, ora sta occupando l’intero spazio della narrazione mediatica mondiale e vede rafforzarsi il suo consenso. Mancano tre mesi e mezzo, ma a meno di fatti nuovi, leggi un sollecito cambio di cavallo in corsa da parte dei democratici, dove invece prevale una situazione di stasi e la capacità di reagire pare assente, l’esito delle presidenziali mi sembra ragionevolmente segnato". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre fonti

Un video ha ripreso quei momenti concitati spiegando il motivo di una richiesta decisamente singolare dell’ex presidente Usa mentre il servizio di sicurezza cercava di portarlo via. (Fanpage.it)

Evan Vucci è l’autore dello scatto che ha stravolto la campagna presidenziale e cambiato il profilo della democrazia americana. E infatti, la metà del mondo – la parte maschile, machista senza sapere di esse… (La Stampa)

«Il potere di cambiare l’America dovrebbe sempre essere nelle mani del popolo, non in quelle di aspiranti assassini». Nel suo discorso di domenica notte dalla Casa bianca il presidente Joe Biden è tornato sui concetti espressi immediatamente dopo l’attentato a Trump: «Non c’è posto in America per questo tipo di violenza, per nessuna violenza». (il manifesto)

Schiaffo alla sinistra: Donald "usa" il pugno

I media hanno sottolineato il fatto che l’assassino era registrato come repubblicano (anche se ha fatto donazioni ad organizzazioni di estrema sinistra). È stato dimenticato però che mesi fa i Democratici hanno esortato altri democratici a registrarsi come repubblicani per votare contro Trump alle primarie. (Nicola Porro)

Il giovanissimo cecchino che ha sparato a Donald Trump si è allenato al poligono, ha fatto la spesa e ha preparato una bomba. E le indagini potrebbero durare mesi. (Today.it)

E, mediaticamente, è un bello schiaffo. L'ultimo esproprio ai sedicenti proletari da parte del multimiliardario Donald Trump è puramente iconografico. (il Giornale)