Ucraina, perché la tregua non è ancora cominciata? Trump e la strategia di Putin: «Mosca sta prendendo tempo»

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ilmessaggero.it ESTERI

«Dragging his feet». Il presidente americano, Donald Trump, usa questa frase, mutuata dal mondo che conosce meglio, quello degli affari. Spiega perché Mosca abbia rallentato, aumentando le richieste per l’intesa sul Mar Nero e per lo stop agli attacchi in quell’area, consentendo la navigazione in sicurezza delle navi che trasportano merci, a partire dal grano. Significa, tradotta con molta libertà, più o meno che il Cremlino «sta puntando i piedi», «sta tirando i piedi indietro». (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

C’è bisogno di continuare il dialogo, che deve includere tecnici e professionisti. La Russia ha ricevuto una risposta generale da Washington in merito alle sue condizioni per la ripresa della cosiddetta 'Iniziativa del Mar Nero', ma non ci sono ancora accordi specifici, ha specificato il viceministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov. (Italia Oggi)

«Gli Stati uniti e l’Ucraina hanno concordato di garantire una navigazione sicura, eliminare l’uso della forza e impedire l’uso di navi commerciali per scopi militari nel Mar Nero». Tre giorni di colloqui a Riyadh, in Arabia saudita, hanno portato a quello che per la Russia è il secondo passo per l’attuazione della tregua definitiva. (il manifesto)

In questi tre anni si è combattuto per terra e per mare, nel Mar d’Azov, finché la Russia ha conquistato tutta la fascia costiera del Donbass trasformandolo in un lago interno russo, e soprattutto nel Mar Nero, dove gli ucraini hanno messo a segno i colpi più clamorosi grazie ai droni marini. (ilmessaggero.it)

Quella consumata sulle macerie di Kiev potrebbe essere una pace brutta, e anche breve. Gli imperi di Trump, Putin e Xi. Il mondo come menù à la carte Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)

"Prima della guerra i traffici dal Mar Nero, in particolare cereali, argilla, ferro e concimi rappresentavano il 16,5% del totale del porto di Ravenna, durante il conflitto sono scesi al 10%, con un parziale recupero di import dall’Ucraina nel 2023 e 2024 dovuto all’apertura del corridoio umanitario del grano (il Resto del Carlino)

Non ci sono regole precise, i termini degli accordi cambiano continuamente alle spalle di noi ucraini. KIEV «Non sappiamo bene cosa pensare di questa incerta e instabile tregua mediata dagli americani tra noi e i russi. (Corriere della Sera)