Tregua a Gaza, accordo tra Israele e Hamas
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Dopo lunghe trattative, è stata siglata l'intesa per un cessate il fuoco a Gaza. L'accordo, comunicato dal primo ministro del Qatar Mohammed Al Thani, prevede che la tregua inizi domenica 19 gennaio. In una prima fase, lunga 42 giorni, saranno liberati 33 ostaggi israeliani e circa mille detenuti palestinesi. Uno dei leader di Hamas, Khalil al-Hayya, ha affermato in un discorso televisivo che Israele non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi nella Striscia di Gaza, definendo l'accordo di cessate il fuoco come un "momento storico" e una sconfitta per lo Stato ebraico. "Il nostro popolo ha frustrato gli obiettivi dichiarati e nascosti dell'occupazione: oggi dimostriamo che Israele non sconfiggerà mai il nostro popolo e la sua resistenza", ha detto al-Hayya citato dai media locali.
Dopo 15 mesi di guerra e decine di migliaia di morti civili palestinesi, Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. La notizia di una tregua ha fatto esultare sia i palestinesi, che hanno manifestato nella Striscia di Gaza, sia le famiglie degli ostaggi israeliani. Gli spettatori in fila per entrare al teatro Habima di Tel Aviv passano sotto le lampadine che da 467 giorni compongono la scritta "Bring them home", sempre accese in questi mesi di attesa angosciata per i famigliari degli ostaggi tenuti a Gaza dai terroristi di Hamas.
Il dramma mette in scena gli eccessi della regina Jezebel, raccontati nella Bibbia, e l'attrice protagonista assicura che "no, non si è ispirata alle intemperanze di Sara": eppure quando seduta a cena urla "S-A-L-E" tutto il pubblico pensa alle rivelazioni degli assistenti al servizio della coppia Netanyahu