Una maxi truffa con i bonus edilizi per riciclare denaro tramite società cartiere: dieci indagati
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CARMIANO (Lecce) – Una maxi truffa con i bonus edilizi utilizzati come fossero un gancio da società cosiddette cartiere per ripulire il denaro confluito sui conti correnti. Con gli indagati che andavano a ricoprire, ognuno, ruoli ben definitiì. Un meccanismo ben oliato i cui ingranaggi venivano sistematicamente gestiti dagli indagati: veniva attestato falsamente di aver realizzato lavori di rifacimento di facciate o di efficientamento energetico sugli immobili, facendo credere di voler cedere il credito d’imposta, raggirando così l’Agenzia delle entrate. (Corriere Salentino)
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Non c'è fine all'ingegnosità criminale, ma neppure all'efficacia dell'intervento delle forze dell'ordine sempre solertemente sul pezzo. Smascherata a seguito dell'indagine patrimoniale condotta dalla Polizia di Stato di Varese, che aveva (Secolo d'Italia)
L’indagine, aperta dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, si concentra su un imprenditore edile partenopeo, indagato unitamente ad altri 22 soggetti. L’entità della frode, accertata dalla direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Varese, responsabile per le verifiche di competenza sulla cessione del credito dei bonus edilizi, risulta ammontare per il solo 2021 a circa 7 milioni di euro. (Il Saronno)
Una truffa già confluita in un sequestro preventivo di beni e liquidità per 67 milioni di euro e per la quale adesso sono definitivamente indagate tredici persone, tra cui imprenditori e professionisti. (TeleRama News)
Scoperta una truffa sul bonus facciata da 7 milioni di euro e 23 indagati. All'epoca per l'uomo era scattato un sequestro da 15 milioni di euro. (LaC news24)
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Per questo la Procura della Repubblica di Busto Arsizio ha chiuso le indagini per la maxi truffa che ha visto coinvolte a titolo di indagati 23 persone. Un giro di false fatturazioni imputabili a prestanome che avrebbe fruttato per quanto riguarda gli incentivi sul bonus facciate una truffa ai danni dello Stato consistente, del valore di almeno 7 milioni di euro. (Corriere Milano)