Bpm, Castagna scrive ai dipendenti: "Con Unicredit a rischio 6mila posti"

Bpm, Castagna scrive ai dipendenti: Con Unicredit a rischio 6mila posti
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il Giornale ECONOMIA

Nuova mossa dell’ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna. Dopo il duro comunicato di ieri, seguito al cda che ha respinto l’offerta pubblica di scambio di Unicredit sulla banca, il top manager ha scritto ai dipendenti del gruppo cercando di fare quadrato contro l’offerta ostile dell’istituto rivale. “Destano forte preoccupazione le sinergie di costo stimate” da Unicredit, “pari a oltre un terzo della base costi di Banco Bpm che, si può stimare, significherebbe tagli al personale di oltre 6mila colleghe e colleghi”. (il Giornale)

Su altre testate

Perché la vicenda UnicreditBanco BPM, cioè l’OPS definita ostile della seconda banca italiana nei confronti di una banca importante, quasi pronta a formare il Terzo Polo (termine che porta sfortuna, peraltro) bancario riguarda questi commenti della sezione “Bergamo chiama Europa” di Bergamonews? La risposta è articolata ma evidente. (BergamoNews.it)

Fa più scalpore la presa di posizione di Forza Italia, che prima con Paolo Barelli e poi con lo stesso Antonio Tajani dice sostanzialmente che il mercato è libero, che la politica non deve intromettersi, e che nel caso sarà la Bce a decidere la correttezza formale dell’operazione. (il manifesto)

L’istituto milanese tira dritto sull’opa lanciata il 6 novembre su Anima, la sgr anch’essa nel mirino di Gae Aulenti: ieri piazza Meda ha depositato il prospetto in Consob e, in base all’art. (ilmessaggero.it)

Banco Bpm, Castagna ai dipendenti: «Con Unicredit possibili 6.000 esuberi»

In attesa della valutazione formale - che potrà arrivare solo tra qualche mese dopo la pubblicazione del documento di offerta - al consiglio basta una mattinata di esame del comunicato ex art. (L'Unione Sarda.it)

Nel comunicato diffuso ieri, con il quale Banco Bpm ha sostanzialmente bocciato in via preliminare la proposta di acquisizione avanzata da Unicredit, l’istituto guidato da Giuseppe Castagna aveva già espresso seri dubbi in merito alle ricadute occupazionali. (Finanzaonline)

Due giorni dopo l’offerta di pubblico scambio avanzata da Unicredit sulla sua banca - 10 miliardi carta contro carta - e un giorno dopo il cda che l’ha respinta, il ceo Giuseppe Castagna ha preso carta e penna e ha scritto una lettera ai dipendenti di Piazza Meda: «Destano forte preoccupazione le sinergie di costo stimate dall’offerente, pari a oltre un terzo della base costi di Banco Bpm che, si può stimare, significherebbe tagli al personale di oltre 6.000 colleghe e colleghi - mette nero su bianco e senza tanti giri di parole il banchiere -. (Corriere della Sera)