Zaia: "Omicidio a Mestre? Serve pulizia, ci vogliono pene più dure anche per microcriminalità"

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Il Sole 24 ORE INTERNO

Zaia: "Omicidio a Mestre? Serve pulizia, ci vogliono pene più dure anche per microcriminalità" 23 settembre 2024 "Tragedia unica, esprimo vicinanza alla famiglia. Questa viene definita microcriminalità, ma dobbiamo capire che dietro un borseggiatore ci può essere un omicida come purtroppo in questo caso. Ci sono purtroppo molte persone che vivono senza lavorare. In molte periferie delle nostre città ci sono questi personaggi, spesso non nostrani che vengono qui per delinquere. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

Resta in carcere, a Santa Maria Maggiore a Venezia, l’uomo di nazionalità moldava fermato nella notte tra venerdì e sabato per l’omicidio di Giacomo Gobbato avvenuto a Mestre poco prima. Lunedì mattina si è tenuta l’udienza per la convalida dell’arresto, nell’aula B del tribunale, proprio di fianco a dove alle 9.30 era iniziato il processo a Filippo Turetta. (Corriere della Sera)

E’ stato convalidato stamane l’arresto del cittadino moldavo di 38 anni accusato accusato di aver ucciso a coltellate a Mestre il 26enne Giacomo Gobbato – il 26enne ucciso a coltellate a Venezia mentre tentava di difendere un’amica da un tentativo di rapina – e ferito l’amico Sebastiano. (Il Fatto Quotidiano)

Le parole della 50enne colombiana: "È colpa mia. Dovevo stare zitta e non chiedere aiuto". Poi l'inseguimento con la polizia e l'arresto. (Fanpage.it)

L’attività, che ha visto impiegati equipaggi del Commissariato di PS di Cassino, del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, della Polizia Stradale e di una unità cinofila, si è svolta in prevalenza nelle zone ritenute più a rischio per la consumazione dei reati, nelle zone dove maggiore è l’aggregazione sociale dei giovani, nel centro cittadino e nei punti di snodo delle principali arterie urbane ed extraurbane del citato comune. (Frosinone News)

Resta in carcere il 38enne moldavo accusato di aver accoltellato Giacomo Gobbato. Presente in udienza il pubblico ministero Federica Baccaglini che gli contesta i reati di omicidio aggravato dal possesso dell'arma e dall'orario notturno, tentato omicidio e doppia rapina. (ilgazzettino.it)

Io e Giacomo siamo cresciuti con gli stessi ideali: per noi non sarebbe possibile girare la testa dall’altra parte». Una scelta, quella di Sebastiano Bergamaschi, il 25enne mestrino intervenuto l’altra sera in Corso del Popolo insieme all’amico Giacomo Gobbato per sventare una rapina a una donna, che ha avuto un prezzo decisamente alto: “Jack” è morto e lui ha riportato delle profonde ferite alle gambe. (ilgazzettino.it)