Piatti vuoti sulla spiaggia di Copacabana contro la fame nel mondo

Piatti vuoti sulla spiaggia di Copacabana contro la fame nel mondo
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Il Sole 24 ORE ESTERI

Piatti vuoti sulla spiaggia di Copacabana contro la fame nel mondo 16 novembre 2024 733 piatti vuoti sono stati posizionati sulla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro in Brasile, per rappresentare le persone che soffrono la fame nel mondo. La protesta, organizzata dall'ONG Rio da Paz (Rio per la Pace), intende richiamare l'attenzione dei leader delle nazioni più ricche del mondo che saranno in Brasile per il vertice del G20 del 18 e 19 novembre. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

Il vertice G20 a Rio de Janeiro, in programma il 18 e 19 novembre, conclude la presidenza brasiliana, che ha posto come priorità l'inclusione sociale, la lotta alla fame, la transizione energetica e la riforma della governance globale. (Sky Tg24 )

In un mondo multipolare con alleanze a geometria variabile, il G7 e i Brics in formazione allargata sono stati dipinti come poli opposti e alternativi dei nuovi equilibri mondiali a venire. (Avvenire)

Secondo il governo brasiliano, il presidente e il segretario generale hanno discusso del programma del vertice, dei progressi della COP29 e dei negoziati sul clima e sull’ambiente che si svolgono a Baku. (LAPRESSE)

VIDEO Brasile, Lula incontra Guterres in vista del G20

La premier è stata accolta dal ministro del Turismo e dei Trasporti di Capo Verde, Carlos Santos, con cui ha avuto un colloquio nel corso del quale ha discusso di temi di comune interesse, a cominciare dal possibile contributo della comunità italiana al turismo dell’arcipelago, dove risiedono circa 700 connazionali. (Adnkronos)

A poche ore dall'arrivo a Rio de Janeiro dei leader mondiali che parteciperanno al G20, il 18 e 19 novembre, sulla spiaggia di Copacabana gli attivisti hanno esposto 733 piatti bianchi, con sopra una croce rossa per simboleggiare i 733 milioni di persone che hanno sofferto la fame nel 2023 e chiedere ai leader del G20 di impegnarsi a combattere la fame nel mondo. (la Repubblica)

La guerra in Ucraina, i dazi, le rivalità tecnologiche tra Usa e Cina, il ritorno di Donald Trump al potere? No: la fame nel mondo, la lotta alla povertà, le disuguaglianze e la necessità di riformare le istituzioni globali multilaterali. (Inside Over)