Crisi Volkswagen, la strada accidentata verso i veicoli elettrici comincia a farsi sentire
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L’idea della Volkswagen di chiudere per la prima volta uno stabilimento in Germania è all’origine di una battaglia con il suo potente sindacato e mette in evidenza le crescenti pressioni sul suo marchio omonimo. Lunedì i dirigenti della casa automobilistica hanno sollevato la prospettiva di una chiusura dello stabilimento, mentre l’azienda sta affrontando una transizione sempre più accidentata verso i veicoli elettrici. (Economy Magazine)
Ne parlano anche altre testate
Il direttore finanziario di Volkswagen, Arno Antlitz, ha avvertito i dipendenti che l'azienda ha solo uno, forse due anni per risollevare le sorti del marchio principale. L'annuncio è stato fatto durante un incontro nella sede di Wolfsburg, dove Antlitz ha spiegato che le vendite non torneranno ai livelli pre-COVID e che l'azienda dovrà chiudere due stabilimenti per tagliare i costi. (Tom's Hardware Italia)
Il rischio, ora, è che parta una sorta di effetto domino innescato dall'urgenza di tagliare, entro il 2026, costi per 10 miliardi da parte di Volkswagen. Intanto, le prime avvisaglie di un allargamento della crisi produttiva arrivano dal Belgio dopo che i sindacati hanno lanciato l'allarme sull'ipotesi di stop per lo stabilimento di Audi, dello stesso gruppo Volkswagen, a Bruxelles. (il Giornale)
In un'intervista rilasciata alla Bild, Blume ha spiegato come la crisi del mercato europeo sia aggravata dalla crescente presenza di concorrenti asiatici. Nonostante la situazione allarmante, il manager ha rassicurato che non ci saranno licenziamenti o chiusure di fabbriche, almeno per il momento. (Automoto.it)
PUBBLICITÀ La Germania è alle prese con la crisi del settore automobilistico, a partire dalla Volkswagen (Vw), a causa della transizione dai motori a combustione ai veicoli elettrici entro il 2035, ma esperti prevedono che altri settore produttivi potrebbero presto seguire. (Euronews Italiano)
La disdetta apre la strada a potenziali licenziamenti a partire dal 30 giugno 2025. “Questo periodo - ha proseguito Kilian - ci offre ora l’opportunità di trovare, in collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori, soluzioni che ci consentano di posizionare la Volkswagen in modo sostenibile in termini di competitività e futuro”. (RSI.ch Informazione)
Il gruppo Volkswagen ha formalizzato al sindacato dei metalmeccanici tedesco Ig Metall la disdetta di una serie di accordi sindacali, tra cui quello trentennale che garantisce i livelli occupazionali.. (Il Messaggero - Motori)