Malattia sconosciuta uccide in Congo a 48 ore dai sintomi, focolaio forse da bambini che hanno mangiato pipistrelli
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Più di 50 persone sono morte in poche ore dalla comparsa dei sintomi di una malattia ancora sconosciuta, nella Repubblica Democratica del Congo: lo riferisce l’ufficio regionale per l’Africa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel suo ultimo aggiornamento settimanale sulle epidemie e le emergenze sanitarie, riportando due focolai di infezione nella provincia nord-occidentale di Équateur. Il primo focolaio è stato segnalato nel villaggio di Boloko, nel distretto sanitario di Bolomba, dove è stato registrato il decesso di tre bambini di età inferiore ai 5 anni, che avevano mangiato carcasse di pipistrello prima dell’insorgenza dei sintomi, secondo le indagini preliminari (Fanpage.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Non se ne conosce neppure il nome, per questo in molti la chiamano infatti il “Covid senza nome“, anche perchè a tratti lo ricorda. È letale, ma non ha una cura, per questo tantissime persone sono terrorizzate da questa nuova malattia, di cui si sa poco e nulla. (La Gazzetta del Serchio)
Da allora, i casi segnalati sono saliti a 419, con un secondo focolaio registrato il 9 febbraio a Bomate, nella zona sanitaria di Basankusu. Una malattia sconosciuta ha provocato la morte di 53 persone nella Repubblica Democratica del Congo nelle ultime settimane, scatenando l’allarme tra le autorità sanitarie. (Oggi Treviso)
(Adnkronos) – Oltre mille casi e 60 morti in Congo per la malattia misteriosa che si sta diffondendo nel Paese. A fare il punto sulla situazione sanitaria è il report dell’Oms. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
“Le epidemie, che hanno visto i casi aumentare rapidamente in pochi giorni, rappresentano una significativa minaccia per la salute pubblica. (CremonaOggi)
La condivisione di conoscenza e competenze è ormai imprescindibile per superare barriere geografiche e culturali e per generare un impatto concreto sulle comunità, soprattutto in un’epoca in cui innovazioni tecnologiche e digitali sono sempre più centrali nelle politiche sanitarie. (Il Giornale d'Italia)
Gianni Profita, Rettore Unicamillus, in occasione del convegno “Salute e innovazione nel Piano Mattei: nuove prospettive educative e transculturali per la cooperazione sanitaria internazionale” è stato intervistato da Il Giornale d'Italia. (Il Giornale d'Italia)