Stellantis scivola in Borsa dopo l'addio di Tavares
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Stellantis casa automobilistica italo-francese-statunitense FTSE MIB Stellantis (Teleborsa) - A picco il titoloche, dopo i primi minuti di scambio, presenta un calo del 6,3%, all'indomani dell' addio dell'amministratore delegato Carlos Tavares , con effetto immediato.Lo scenario su base settimanale dellarileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori. (Teleborsa)
Su altre fonti
Il presidente John Elkann ha informato personalmente il capo dello Stato, Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni delle dimissioni del ceo accettate con effetto immediato. Il disastro anticipa la resa dei conti per Carlos Tavares, il manager più pagato del mondo che ha dato le sue dimissioni. (Secolo d'Italia)
Possibili successori, i nomi A poche ore dall'uscita di scena di Tavares è già aperta la corsa ai nomi dei possibili successori alla guida di Stellantis. Il processo per la nomina di un nuovo Ceo è già in corso, fa sapere l'azienda, e si concluderà entro la prima metà del 2025. (Today.it)
Se c’era un modo per rappresentare l’inutilità dello sciope... (La Verità)
In questo contesto, John Elkann, presidente del consiglio di amministrazione di Stellantis NV STLAM, come sottolinea il Corriere della Sera, si trova di fronte a decisioni fondamentali per il futuro della società, dopo l’uscita turbolenta dell’amministratore delegato Carlos Tavares (Morningstar)
Il coro della politica reagisce immediatamente alle dimissioni di Carlos Tavares, ceo di Stellantis. E se la Lega si chiede quanto prenderà di «premio» il manager portoghese, dopo una gestione definita «disastrosa», parte dell'opposizione pressa affinché John Elkann, presidente della società automobilistica, si presenti in Parlamento per un'audizione. (il Giornale)
Un’accelerazione drammatica dopo un periodo segnato da un calo dei profitti e un indebolimento delle vendite, in particolare negli Stati Uniti, per il secondo produttore europeo, che annovera tra i suoi marchi Jeep, Peugeot, Fiat e Alfa Romeo. (Il Sole 24 ORE)