Bertolucci: "Sinner solido anche nel 'frullatore', ma quanto potrà reggere ancora?"

Bertolucci: Sinner solido anche nel 'frullatore', ma quanto potrà reggere ancora?
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Gazzetta dello Sport SPORT

Non si raggiunge per caso la prima posizione del ranking mondiale del tennis se non si posseggono delle qualità fenomenali, impossibili anche soltanto da immaginare per una persona normale. Parliamo naturalmente di Jannik Sinner, che quest’oggi a Pechino cercherà di difendere il titolo conquistato un anno fa contro il rivale di sempre e del futuro, lo spagnolo Carlos Alcaraz, che in semifinale ha superato il russo Daniil Medvedev (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altre testate

Sinner, parata e stoccata. (La Stampa)

I risultati in campo del fenomeno azzurro Jannik Sinner hanno poco da dire, il campione di San Candido ha vinto due titoli del Slam e 2 1000 ed è reduce da una striscia incredibile di vittorie. Se i risultati possono sorridere non si può dire lo stesso delle notizie fuori dal campo visto che Jannik si trova – suo malgrado – protagonista di una particolare vicenda. (MilanLive.it)

Chi pensava che il caso Clostebol con al centro Jannik Sinner fosse finito dopo la sentenza del Tribunale indipendente del tennis (Sport Resolutions), deve ricredersi, perché la Wada ha fatto ricorso (per motivi non noti) e il caso finirà dunque al Tas di Losanna. (Liberoquotidiano.it)

Sinner: "A testa alta, non ho fatto niente di male"

Così in una nota l'International Tennis Integrity Agency in merito al caso Sinner. L'agenzia sottolinea come il processo terminato con l'assoluzione di Sinner si sia svolto, dunque, secondo le linee guida del documento che dal 2003 definisce regole e procedure antidoping, elaborato dalla stessa WADA che si appla contro l'assoluzione di Sinner per assenza totale di dolo o negligenza a seguito della positività al Clostebol. (Tiscali)

Non si sa se ce l'abbia più la Wada con Jannik Sinner o gli americani con la Wada. Fatto sta che, mentre il numero uno al mondo continua a tritare avversari (ieri ha vinto 6-2, 7-6 contro Lehecka approdando in semifinale a Pechino contro la sorpresa di casa Bu), negli Usa stanno spaccando il capello in quattro per dimostrare che l'ente mondiale antidoping è ormai alla frutta. (il Giornale)

Il campione altoatesino torna sulla vicenda doping dopo il successo contro Lehecka a Pechino: "Non è una situazione in cui mi fa piacere trovarmi, è delicata e difficile e anche diversa" TENNIS (Sport Mediaset)