Tina Gesmundo, la preside del liceo di Bari che accusa i genitori: “La crisi dei giovani è colpa vostra, non dei social”

Tina Gesmundo, la preside del liceo di Bari che accusa i genitori: “La crisi dei giovani è colpa vostra, non dei social”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
OGGI INTERNO

La preside del liceo scientifico Salvemini, che aveva suscitato polemiche con il suo intervento all’open day, si sfoga: “Vediamo ogni giorno persone di 14 anni che non ottengono la sufficienza in qualche prova o vengono bocciati, diventare vittima di offese da parte di coetanei. Non si può” Tina Gesmundo, la preside del liceo scientifico Salvemini che aveva attaccato la “Bari bene” all’open day, si sfoga parlando al Corriere della Sera: «Vediamo ogni giorno persone di 14 anni che non ottengono la sufficienza in qualche prova o vengono bocciati, diventare vittima di offese da parte di coetanei. (OGGI)

Ne parlano anche altri media

Qualche genitore è venuto a parlarle dopo il suo discorso? E gli studenti? (Vanity Fair Italia)

Lei è la dirigente scolastica del liceo Salvemini di Bari, e il suo discorso durante gli open day ha suscitato clamore. Però “vastasi” sì, e ne ha spiegato pure l’etimologia facendo ricorso al greco antico che tanto ama. (La Repubblica)

Tina Gesmundo, preside del liceo Salvemini di Bari, ha deciso di parlare a cuore aperto in occasione dell'open day della scuola. (leggo.it)

Bari, la sferzata della preside Gesmundo ai genitori: «Emergenza educativa, basta mito del successo e raccomandazioni»

E invece, secondo quanto ricostruisce un messaggio che gira… (La Repubblica)

Il discorso della dirigente scolastica Stanno facendo discutere il mondo della scuola e non le parole di una dirigente scolastica di un liceo di Bari nel corso dell’open day dell’istituto lo scorso 17 novembre. (Tecnica della Scuola)

«In questa città c’è un’emergenza educativa, tre ragazzini hanno sparato a un migrante per provare una pistola. Non c’entrano i social», sostiene Gesmundo che richiama i genitori alla proprie responsabilità educative, aggiungendo: «c’entrate voi genitori che sovrapponete i vostri desiderata alle vite dei vostri figli, educate a coltivare solo il mito del successo e del denaro». (quotidianodipuglia.it)