Coldiretti Sardegna a Parma in difesa del cibo naturale e della sicurezza alimentare

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SardiniaPost INTERNO

Una folta delegazione dalla Sardegna ha raggiunto Parma per unirsi alla grande mobilitazione di Coldiretti in difesa del cibo naturale e della sicurezza alimentare. Da tutte le province dell’Isola, agricoltori, allevatori, sindaci rappresentanti di Coldiretti Sardegna non sono mancati all’appuntamento per portare la voce di un territorio che vive di produzioni autentiche e di qualità. Un messaggio forte per dire no ai cibi sintetici e alla logica delle multinazionali che minacciano il futuro delle aziende agricole e dei consumatori. (SardiniaPost)

La notizia riportata su altri media

Intervento di Ettore Prandini presidente Coldiretti sui dazi americani: video. Intanto, davanti all’Efsa, il palco della Coldiretti è già pronto per il comizio. La “testa” del corteo adesso si trova all’altezza del Lungoparma (Gazzetta di Parma)

E’ iniziata a Parma la marcia degli agricoltori Coldiretti – 20mila da tutta Italia tra cui la delegazione guidata dal direttore della sede di Cremona Giovanni Roncalli – per chiedere maggiore rigore scientifico nella valutazione dei cibi sintetici. (CremonaOggi)

PUGLIA – Sono arrivati anche dalla Puglia gli agricoltori di Coldiretti che in 20mila provenienti da tutta Italia sono scesi in piazza a Parma per difendere la salute di tutti i cittadini. (Corriere Salentino)

PARMA. Sono 500 gli agricoltori abruzzesi partiti questa notte, per essere presenti stamattina, alla manifestazione pacifica di Parma per la sicurezza alimentare. (Il Centro)

Torniamo a occuparci di Dazi. Lo facciamo con la prospettiva dei produttori di alcune delle eccellenze che rischiano di essere colpite dalle misure economiche minacciate dagli Stati Uniti. In diretta con noi Ettore Prandini, presidente di Coldiretti (rtl.it)

Succede tra le fila di Coldiretti, che ha indetto per oggi 19 marzo una marcia a Parma, promossa con lo slogan #facciamoluce, verso la sede dell'autorità europea per la sicurezza alimentare. C'è chi la ritiene la nuova frontiera dell'alimentazione sostenibile, chi l'emblema dei cibi nocivi perché ultraformulati. (Gambero Rosso)