Paola Pettinà, la doppia vita sui social, il profilo per attirare i pazienti e le frasi ad effetto: «Aspettati da me quello che ricevo da te»
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«Aspettati da me quello che ricevo da te». Suonerebbe innocua una frase come questa, sulla bacheca Facebook di una qualsiasi mamma quarantenne che condivide selfie con cornici di fiori e faccine, frasi motivazionali e qualche foto con la figlia. Ma a condividere una frase come questa è Paola Pettinà, la finta badante 46enne accusata di aver ucciso, con un cocktail letale di Tavor, Xanax e Lorazepam un'anziana, l'81enne Imelda Stevan, anche se ora è indagata anche per la morte di altre tre persone e per i tentati omicidi di altre cinque, tra cui il compagno con cui conviveva a San Pietro in Gu (Padova). (ilgazzettino.it)
La notizia riportata su altri giornali
Oltre all’omicidio dell’81enne Imelda Stevan, per cui è finita in carcere, ci sono altre tre morti sospette sul caso di Paola Pettinà, la falsa badante che nel vicentino avrebbe intossicato i suoi assistiti con dosi massicce di farmaci. (Open)
Così si firmava Paola Pettinà nelle lettere recitate ai funerali di quei quattro anziani morti mentre lei stessa li assisteva fingendosi un’operatrice socio sanitaria: per quei decessi la donna è sospettata di essere la responsabile. (Corriere della Sera)
La 46enne di Sondrigo (Vicenza) avrebbe acquistato 272 confezioni di Xanax, secondo quanto emerge. (Fanpage.it)
Getting your Trinity Audio player ready... La 46enne Paola Pettinà finita in carcere per la morte di una 81enne in provincia di Vicenza è sospettata anche di aver tentato di avvelenare l'ex compagno (Dire)
Durante il funerale, commossa, era salita sul pulpito della chiesa a leggere una lettera di addio all’anziana che, secondo l’accusa, aveva ucciso qualche giorno prima. (Corriere della Sera)
Le indagini, contenute nelle 77 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare, sono un lunghissimo elenco di gravi reati. Un omicidio volontario aggravato, tre decessi sospetti e cinque tentati omicidi. (Corriere della Sera)