UV: riforma dei medici di famiglia dannosa per la Valle d'Aosta

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Aosta Oggi SALUTE

Il passaggio dei medici di medicina generale a un rapporto di dipendenza con il Servizio sanitario bocciato dal mouvement L'Union Valdôtaine boccia la proposta di cambiare il contratto dei medici di medicina generale da convenzionati a dipendenti del Servizio sanitario. Il mouvement ritiene l'intervento di riforma «non necessario e addirittura dannoso per la nostra regione, sia per la sua conformazione territoriale che per l’impossibilità, in tal caso, di formare i medici di medicina generale nel nostro territorio, non garantirebbe inoltre ai pazienti la libertà di scelta del medico curante, la prossimità delle cure primarie ed un rapporto duraturo e fiduciario tra medico e paziente». (Aosta Oggi)

Ne parlano anche altri giornali

In libreria “Nella terra del tempo sospeso”: omaggio a Marettimo e alla sua comunità (Economia Sicilia)

Undefined (Avvenire)

Il Consiglio nazionale del sindacato: “Continuare la mobilitazione in atto sui territori dando particolare risalto al coinvolgimento del cittadino che diventa in questa fase protagonista principale delle azioni di raccolta firme promosse sul territorio, in collaborazione con il proprio medico di famiglia”. (Quotidiano Sanità)

E stabilirsi a Niella Tanaro, dove c’è uno degli ambulatori di base di cui si occupa (insieme a quelli di San Michele Mondovì e Mondovì). Si è laureato in Medicina e Chirurgia, poi ha frequentato il corso di tre anni per la formazione e specializzazione in Medicina di base. (La Stampa)

La proposta di passare dal rapporto di convenzione a quello di dipendenza per i medici di base - con l’obiettivo primario di garantirne la presenza di queste figure nelle Case di comunità e negli altri servizi territoriali - ha scatenato un putiferio, con i diretti interessati scesi sul piede di guerra. (corriereadriatico.it)

Da diversi anni si sta parlando delle criticità con cui sta facendo i conti la medicina del territorio, che costituisce il livello di assistenza più vicino alla cittadinanza e ha un ruolo strategico soprattutto per i pazienti fragili. (BergamoNews.it)